Mancanza e speranza
all’epoca dell’emigrazione del cervello, dell’emigrazione scelta con entusiasmo e vissuta con il sollievo di chi proprio non vorrebbe essere nei panni dei colleghi italiani oggi, il cervello non [...]
New York aspetta
Venti giorni in Italia e non ho ancora capito che effetto mi fa. O che effetto mi dovrebbe fare. Lasciare New York non è mai semplice, Michael Stype aveva ragione. Mai, mai semplice. E io non [...]
Oggi penso
Oggi penso alle catastrofi. Oggi penso ai morti di ieri e ai morti di oggi, e ringrazio l’argilla. Penso che dopo il saluto “how are you?”, “I have no time” sia la frase più pronunciata in [...]
Punti dolenti
Non trovo pace, e quando non trovo pace devo correre o scrivere. Oggi non corro perché il mio sartorio sinistro è di nuovo infiammato. Io continuo a chiamarlo “sertorio”, ma non [...]
L’Italia da lontano
Un pizzico di emozione mi ha colta quando ho ricevuto l’invito a contribuire a questo blog. Un’emigrante al tempo del web sono anche io, immagino, anche se preferisco definirmi una banalissima [...]