Quanto costa al chilo l’educazione?
«Busta?» – mi chiede la cassiera, con il fare alquanto scocciato come se ti stesse facendo un favore quando semmai è proprio il contrario, mia cara. Se non compro tu non lavori.
«No, grazie, ho la mia!» – rispondo telegrafico e con in mente mille pensieri.
Mentre imbusto tutto, la signora stacca lo scontrino e mi rende i dieci centesimi di resto che mi doveva, quindi serve i due tipi.
«Busta?» – domanda loro, con lo stesso identico tono svogliato e stufo di prima, come se glielo avesse ordinato il medico di fare quel mestiere lì.
«No, grazie. E buongiorno!» – saluta la ragazza, con un enorme e bellissimo sorriso come a significare: suvvia, sorridi un po’ la vita è bella!
Naturalmente la signora non ricambia il saluto e continua a passare sullo scanner gli oggetti acquistati dai ragazzi.
Sorrido davanti al volto di quella ragazza mentre termino di imbustare, prima di andarmene.
«Arrivederci!» – pronuncio, allontanandomi ben sapendo che la signora non mi risponderà.
«Puona Ciornata!» – avverto dietro di me quando sono già alla porta.
Forse la nostra – la mia e della signora – non sarà stata tanto buona, come giornata, ma almeno il sorriso della biondina ha riscaldato un po’ la fredda atmosfera di questo supermercato pariolino.