Nous ne sommes pas tous français

 In POLITICA
No, amici cari. No, non siamo tutti francesi. Ma quando mai! Avete visto i tifosi transalpini non appena sono riusciti a uscire dallo Stade de France? Cantavano in coro La Marseillese da far venire i brividi. Se fosse stato l’Olimpico o il Meazza ci sarebbero stati soltanto cori “contro” mica la chiamata alla resistenza per salvare i valori della propria democrazia.

E ieri? Avete visto quanta gente che dignitosamente usciva ugualmente di casa, parlando con i media e sostenendo che «no, i valori fondanti della Nazione Francese nn sarebbero mai cambiati e la laicità della Repubblica non sarebbe arretrata di un millimetro».

Avete visto i giornali transalpini? Letto qualche titolo minimamente simile a quello che ha fatto Belpietro su Libero (“Bastardi Islamici”)? E i politici? Avete sentito commenti isterici tipo quelli di Salvini?

E Place de la Republique? Nonostante il “divieto di manifestazione” – ovviamente per tutela della popolazione stessa – i parigini sono scesi lo stesso in piazza non a gridare “morte al musulmano” ma per ribadire a questi pazzi fanatici che no “Liberté, egalité, fraternité” non si discute proprio! Quella è la Francia e non sarebbe più tale se abiurasse i loro sacri principi, quelli che hanno insegnato al mondo intero oltre 200 anni fa.

Ho cercato di seguire – per quanto il mio francese sia ormai troppo arrugginito – il dibattito sulle televisioni in lingua francese e sui social dei principali portali informativi transalpini. Non ho trovato tutta la melma che ha inondato il nostro dibattito pubblico, la caterva di minchiate che sono state profuse su ogni social network, come la surreale pretesa di scuse dall’Islam (ma lo sanno costoro che non esiste una gerarchia e nemmeno una sola confessione dell’Islam, come peraltro qualunque altra religione?), come se quando avviene una strage in una scuola americana si chieda al Papa, al Patriarca di Costantinopoli o all’Arcivescovo di Canterbury di scusarsi per le stragi “cristiane” su suolo americano!

Non ho percepito quell’isteria che contraddistingue il nostro dibattito pubblico, con l’onnipresente Matteo Salvini o la prezzemolina Giorgia Meloni a pontificare sulla necessità di dire “basta” all’immigrazione, in totale disconnessione con la realtà che vede i terroristi nati e cresciuti qui in Europa, altro che gente che è arrivata sui barconi! E nessuno dei francesi ha osato dire che siamo di fronte a una guerra di civiltà, con quella giudaico-cristiana-europea “superiore”.

No, mi dispiace, non siamo assolutamente tutti francesi. Non abbiamo la medesima dignità, non riusciamo a reagire con la dovuta compostezza unita alla fermezza nei propri valori, con buona pace dei nostri primi dodici articoli della Costituzione repubblicani che la renderebbero – in teoria – fra le più avanzate del mondo ma che viene sempre più umiliata da un popolo che nemmeno se la merita.

No, mi dispiace, non siamo proprio tutto francesi.
Purtroppo.

Recommended Posts
CONTATTAMI

Per qualunque informazione scrivimi e ti risponderò al più presto possibile.

Not readable? Change text. captcha txt
0
VINCENZOPISTORIO.COM