Un post volgare

 In POLITICA

Avviso amici e lettori che hanno aperto questo articolo che ciò che state leggendo – e per questo mi scuso – è un post volgare.
Volgare come un ministro che si nasconde dietro il suo grazioso faccino ed emette una lista di prestazioni “inopportune” (o “inutili” come la grancassa mediatica ha riportato), magari basandosi soltanto sulla sua recente esperienza di puerpera, fortunatamente per lei andata perfettamente per la salute sua, dei suoi gemelli e per la gioia dei suoi follower su Twitter che ne hanno potuto seguire l’evoluzione. Peccato che le cose non vadano sempre per il verso giusto e una prestazione che magari viene oggi ritenuta inopportuna potrebbe avere nefaste conseguenze anche solo per qualche mese di ritardo.
Volgare come un governo che per finanziare la detassazione degli attici di Piazza di Spagna e Via Montenapoleone taglia quattro miliardi al comparto sanitario che per ovvie ragioni ha impatti più sulla salute dei meno abbienti che di coloro che quegli attici possiedono!
Volgare come un Presidente del Consiglio che in una direzione pubblica del suo partito, del quale è anche segretario, attacca il collega di partito britannico – fresco di elezione in primarie molto più serie rispetto a quelle nelle quali lui fu eletto – facendo così un favore al suo “caro amico” Cameron, primo ministro conservatore di un governo di sua maestà che sta continuando a massacrare il NHS, il servizio sanitario britannico, fiore all’occhiello del welfare oltremanica.
Di fronte a tale volgarità non si può fare a meno di rispondere con altrettanta di fronte a una lista di “prestazioni inopportune” che ci auguriamo venga emendata, se non cancellata del tutto.
Fino a quando si parla solo di siringhe, cerotti e garze; fino a quando si ragiona su quanto paracetamolo si spreca negli ospedali per la scadenza; fino a quando si discute sulle mense ospedaliere e sui relativi approvvigionamenti, nessuno sano di mente oserebbe contestare qualunque tentativo di rendere efficienti i processi di acquisto delle amministrazioni sanitarie (magari evitando la solfa ormai decennale dei “costi standard” che ci siamo abbondantemente rotti i co…)!
Ma quando si riducono prestazioni specialistiche e analisi diagnostiche per la prevenzione di patologie che ora sembrano “inutili” ma che dopo potrebbe essere troppo tardi allora la volgarità ci sembra una – se non l’unica – risposta appropriata: vaffanculo.

 

photo credit: elaborazione grafica su immagine trovata su internet

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