Albe e Tramonti
Per questo blog è stato l’anno dei grandi cambiamenti, non soltanto da un punto di vista della grafica e della scelta dei nuovi formati editoriali, ma anche dei contenuti: abbiamo parlato meno di politica e più di racconti personali, di viaggi e di escursioni, di progetti personali e professionali che cercano di coniugare testo e immagini, racconti e fotografia, lasciando ai social network (Twitter e Facebook) il canale privilegiato per i commenti giornalieri più politici.
Se tutto va bene il prossimo sarà un anno assai intenso da un punto di vista “creativo“: in primavera conto di far nascere un piccolo saggio, un “viaggio” in sette “hashtag” sull’attualità italiana. Sarà poi la volta di nuovi foto-reportage, dagli Stati Uniti alla Vecchia Europa, passando per il nostro caro Stivale che pullula di luoghi semi-sconosciuti che meritano tanti scatti e molti ritratti.
Infine dovrei finalmente arrivare alla pubblicazione di nuove componimenti fotografici, frutto di tante tappe nei nostri ultimi due grossi viaggi in Francia e in Valle d’Aosta, non prima di aver messo in totale sicurezza i miei archivi fotografici dopo il guasto occorso ai miei hard disk alla fine del mese di novembre!
Chiedo al nuovo anno tanta serenità e tantissimo “tempo” per continuare a scrivere quel piccolo romanzo che ho in mente e che muddichedda muddichedda porto avanti: se per la prima, la serenità, molto dipende da me stesso, per il secondo ci vorrebbe un vero miracolo! Infatti se già essere marito e padre implica necessariamente qualche compromesso sulle nostre vite private, avere una bambina di sei anni e in prima elementare comporta tanti di quegli impegni da far rabbrividire un Executive Manager alla Marchionne! Dalla scuola alle feste di compleanno, le mille attività che hanno questi bambini rappresentano ormai l’asse portante delle nostre piene e ingolfate vite familiari. Ecco, caro Babbo Natale, se t’è rimasto un po’ di tempo, regalamelo per favore! Perché ventiquattro ore ormai non bastano più!
Fra un po’ il sole tramonterà su questo 2014, come sette anni fa tramontava sul New Jersey mentre noi ci sognavamo in cima all’Empire State Building: auguro a ciascuno di voi, cari lettori di queste pagine, che il prossimo sia un anno zeppo di quelle soddisfazioni che ognuno di noi cerca nella vita. Realizzazioni professionali per chi non ha ricevuto troppe gratificazioni; un primo e soddisfacente lavoro per chi è alla ricerca; un figlio per chi ancora è così innamorato della vita da volerne generare altra ancora; il riposo per chi ha atteso per anni di riscuotere dalla vita la meritata ricompensa dopo i tanti sacrifici. E a quelli come noi che amano viaggiare e raccontare, auguro che un posto su un aereo, come quello che volava alto sopra la palla infuocata del Sole che si coricava al di là del fiume Hudson, lo si possa sempre trovare per appagare quella sete di conoscenza che l’uomo porta con sé sin da quando comparve sulla terra.
Buon Anno a tutti!