Attorno alla grotta

 In LIFE
Domani mattina, salvo imprevisti, dovremmo stare seduti alla tavola della nostra cucina, con dietro a proteggerci sua maestà ‘a Muntagna e con il calore che soltanto la nostra casa a Natale è in grado di generare.

Quest’anno le vacanze scolastiche sono belle lunghe: cominciano oggi e terminano per l’Epifania, oltre due settimane per ricaricare la mente e per far riposare anche noi genitori nel tour de force che quotidianamente affrontiamo fra scuola, sport e feste, attività che rendono i nostri cuccioli molto più impegnati di noi adulti.

Se non ci saranno ulteriori imprevisti, queste vacanze vorremmo fossero anche l’occasione di visitare altri luoghi meravigliosi della nostra Sicilia: vorremmo visitare Palermo, la nostra Capitale; Caltagirone, con le sue meravigliose ceramiche; Ragusa, con il suo bellissimo barocco. Senza naturalmente trascurare la nostra Catania e la nostra montagna che speriamo sia colma di neve.

Domani pomeriggio è il momento per noi tanto atteso, quello di costruire il nostro presepe: lo faccio da sempre, come mio nonno – il partigiano del quale spesso parlo su queste pagine – che ne realizzava uno antichissimo; come i miei genitori che insieme all’albero ci hanno da sempre abituato a rappresentare la natività.

Da quando mia moglie e io abitiamo la stessa casa dei nostri vecchi anche un’altra composizione ha trovato posto: la vedete nella fotografia in alto ed è un originale presepe mendocino, acquistato in un negozio di Mendoza, in Argentina, durante il nostro viaggio di nozze. È interamente dipinto a mano e i personaggi della natività hanno fattezze assai diverse da quelle alle quali siamo abituati noi in Italia, quasi a ricordarci che non siamo noi al centro del mondo, ma il Bambinello, i bambini di ogni razza e colore, la vita che nasce ovunque nel mondo.

E proprio in questi giorni nei quali si sente parlare tanto – troppo – di violenza nei confronti di bambini sequestrati, violentati, abusati, uccisi, proprio come oltre duemila anni fa Erode compì la sua strage degli innocenti, abbiamo tutti, credenti o meno che siamo, bisogno di raccoglierci attorno a quella Grotta e riflettere sul significato che diamo alla nostra vita.

Auguro a ciascun lettore di questo blog di trascorrere delle serene festività natalizie e un anno nuovo pieno di vita nuova, come quella che il Bambinello rappresenta nella grotta di Betlemme.

 

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