Il magone del rientro

 In LIFE
Il cavalletto entra ed esce dalla sua custodia da oltre un mese da quando a Nizza mi ha aiutato a scattare qualche foto notturna. Poverino, non ha pace: dopo la superluna adesso anche l’Etna ha deciso di concederci un quotidiani spettacolo serale di commiato, ben conscia – la nostra montagna – che quando ci rimetteremo in marcia verso il centro dello Stivale porteremo ancora una volta il magone e il rimpianto.

Non voglio partire, quest’anno, e ogni volta che devo ritornare nella Capitale la “non voglia“, un sentimento che mi tiene come calamitato a questa terra, cresce sempre di più. Persino mia figlia ci si è messa: “Sai, papà, mi sono resa conto” – mi ha riferito qualche giorno fa con l’aria di chi sa il fatto suo – “che la casa di Roma è veramente piccola in confronto a questa e poi qui ci sono i balconi, c’è il mare, la montagna …“!

Ecco, mancava solo la testimonianza dell’ultima arrivata in famiglia per farmi sentire il dolore della separazione.

Tre settimane stanno per chiudersi, è tempo di rimettersi in viaggio, per lavorare, scrivere, fotografare. Ma farlo lontano da qui è sempre più complicato: ultimamente persino il nostro paesino sulle pendici del Mongibello è diventato silenzioso. Sembra quasi di stare in campagna!

L’Etna sbuffa e fuma: la sua cenere domina il cielo azzurro del mattino, in un agosto che finora ci ha risparmiato le temperature africane e ci ha regalato una deliziosa estate. I bagagli sono quasi pronti: in verità, io viaggio con poco quando torno qui, avendo nel tempo duplicato quanto meno la biancheria di prima necessità. L’attrezzatura fotografica è stata riposta nello zaino e il PC da viaggio nella sua borsetta: quasi tutto è in attesa del fischio di inizio della nuova tappa di rientro, stavolta direttamente in Umbria dove lascerò per qualche tempo la famiglia, al riparo dalla calure agostane della Capitale.

Tutto è pronto, tranne me.

Sento di cominciare a irretirmi: guardo i cartelloni che annunciano le sagre di fine estate nei diversi paesini qui intorno e mi rabbuio. Vorrei girarle tutte, assaporare i sapori di una volta, il “pani cunzatu“, le pizze alla siciliana, gli arancini, le cipolline, le granite, i gelati. Poi arriveranno quelle autunnali, con le ottobrate, che qui sembrano un’infinita dolce appendice dell’estate, e con le scampagnate tra i boschi del Parco dell’Etna alla ricerca delle castagne.

I miei amici li ho visti per la solita “toccata e fuga“: ad una festa di bimbi ci siamo più divertiti noi adulti che i piccini, come una combriccola di Peter Pan cresciutelli felici di rivedersi e compiaciuti del fatto che a dispetto del tempo che scorre e rende più rari gli incontri, l’affetto rimane. Ma anche la “toccata e fuga” comincia a stare stretta …

Fra qualche giorno chiuderò la doppia mandata della porta di casa, portando con me un carico di malinconia che ogni giorno che passa si fa più pesante.

Si va dove c’è il lavoro” – pontificano i più anziani, pensando di elargire saggi consigli (peraltro spesso e volentieri non richiesti!) – e tu pensi che in realtà c’è un errore: si va dove c’è lo stipendio, non il lavoro. Viviamo incatenati a modelli sociali e culturali del dopoguerra, immersi in una società che ti paga per il tempo che tu spendi sotto il loro controllo e non per quello che fai, come se ciascuno di noi lavorasse in una fabbrica e non fosse invece vero proprio il contrario che ormai – nelle fabbriche – gli addetti sono meno degli altri settori.

Come ogni anno mi mancheranno molte cose da non poter portare via, soprattutto i miei libri e le mie guide di viaggio. A Roma non avrei dove metterli (visto che ha ragione la saggia quasi seienne?). Sono loro che mi hanno tenuto compagnia nei primi anni romani e nelle silenziose estati prima dell’esplosione vitale (e verbale!) con l’arrivo cinque anni fa della piccola.

Rimarranno qui a preparare il nostro focolare, quando – a dicembre – riempiremo nuovamente questa casa di chiacchiere e risate, di urla e di pianti, di silenzi e di canzoni, e a contenere il prossimo magone dell’ennesimo rientro.

Recommended Posts
CONTATTAMI

Per qualunque informazione scrivimi e ti risponderò al più presto possibile.

Not readable? Change text. captcha txt
0
VINCENZOPISTORIO.COM