Pronti, partenza e via!
Finalmente si parte! Prende il via domani la prima parte del mio Travel Shot Tour 2014! Cominceremo con alcuni giorni in montagna, nella lontana Valle d’Aosta, per ossigenare un po’ la mente e il cuore. Sono molto legato a quei luoghi e a quelle montagne: con la mia famiglia ci sono stato due volte quando ero un ragazzo e un pezzo di cuoricino v’è rimasto. Adesso è giunto il momento di tornarci con un’altra mia famiglia, quella che ho formato io: non vedo l’ora di mostrare la bellezza delle montagne più alte d’Europa alla mia bambina.
Abbiamo in programma il solito frenetico tour perché poi alla fine non ce la facciamo proprio a contenerci! Speriamo che la piccola ci lasci girare, scattare, camminare. Conto sulla bellezza della valle, i suoi castelli (conoscete qualche bambino che non si incanti davanti a un castello?), i suoi monti e i suoi fiumi. Dopo l’ultima regione occidentale dell’Italia ci dirigeremo quindi a far visita ai cugini francesi visitando Nizza: lo scorso anno, quando andammo in Provenza, la saltammo e così quest’anno proveremo a rimediare. Qualche giorno in Costa Azzurra, un po’ di mare, un po’ di città e di urban life.
Tuttavia – come potete ben immaginare – viaggiare per me significa anche (e soprattutto) fotografare e così approfittando di una forzata sosta casalinga di qualche giorno fa ho messo a posto l’attrezzatura, fotografica e informatica, che è così pronta per la partenza. Ogni volta che la metto in ordine provo da un lato un’attenzione quasi filiale verso quei gioiellini, dall’altro un po’ di senso del ridicolo, dal momento che il peso di portarla dietro è sempre molto alto!
Ogni volta che metto in fila fotocamere, computer, lenti ripenso a quando mi è capitato di amici che mi abbiano chiesto consigli sulle macchine fotografiche da acquistare o da regalare. Sistematicamente rispondo loro che non è importante la fotocamera bensì il sistema. E che scelto quello, sia esso Nikon, Canon, Sony, Fuji, la vera fondamentale decisione riguarda le ottiche e non il corpo macchina. Infatti come i PC cambiano a velocità della luce e ogni sei mesi ne esce uno nuovo, la miniaturizzazione dei sensori ha fatto sì che la produzione di fotocamere, una volta aperta la diga del digitale, è stata sconvolgente.
Quale fotocamera ho io?
Ormai utilizzo una Canon EOS 5D Mark II: evoluzione della prima Full Frame di Canon, la 5D, è ormai anch’essa fuori produzione e grazie proprio a questo motivo la trovai a un prezzo molto conveniente all’inizio del 2013. Fino ad allora ho scattato quasi esclusivamente con la mia amatissima Canon EOS 350D, il fantastico e originalissimo regalo di fidanzamento che mia moglie mi fece quando decidemmo di sposarci. Attorno a quella fotocamera ho costruito tutto il mio sistema di lenti anche se poi … l’ho venduto passando al Full Frame!
L’unica lente che si è salvata dal cambio generazionale è il grande telezoom con il suo extender, che spesso viene montata proprio sulla vecchia fotocamera proprio per sfruttare a mio vantaggio il fattore di moltiplicazione delle fotocamere a sensore ridotto APS-C quando si vogliono riprendere scene molto distanti, come animali selvatici impossibili altrimenti da avvicinare. Ovviamente la differenza fra le due fotocamere è enorme: la nuova è una macchina professionale robusta, con una grande risoluzione dell’ordine dei 21 milioni di pixel e una dinamica ottima. La sorellina più agée è un vecchio modello “consumer“, che ha fatto il suo tempo ma che ancora mi dà tante soddisfazioni come secondo corpo, soprattutto quando non sono necessari i ridicoli 21 milioni di pixel! Molto spesso infatti si sente parlare di risoluzione dei sensori e delle meraviglie ad esempio di smartphone con un numero spropositato di pixel: peccato che nessuno osservi che un sensore fotografico mica si giudica soltanto dal numero di sensori! Soprattutto la quasi totalità dei consumatori scattano fotografie che verranno utilizzate soltanto sul mezzo digitale dove persino gli 8 milioni di pixel della mia vecchietta amica sono anche troppi! Ma il marketing ha bisogno delle sue keyword e “risoluzione” sembra più cool rispetto a … rumore!
Il vero investimento è – come dicevo – sul sistema: io ho cominciato per caso con Canon, ho investito soldini e quindi ormai continuo con quello!
La 5DMII monta solitamente lo zoom standard 24-105 f/4, lente che però non mi soddisfa moltissimo (vignetta troppo alla minima distanza focale) e che venderò … non appena potrò acquistare la sorella più blasonata: 24-70 f/2.8! Poi utilizzo un meraviglioso e luminosissimo grandangolare (16-35 f/2.8) e un fisheye per gli scatti più originali e creativi. Tutti gli obiettivi che ho comprato fanno parte della serie “L” della Canon, quella professionale, e la differenza con le lenti “normali” è senza dubbio notevole. Ma come potete vedere nella foto in alto c’è anche una compatta: è una vecchia ma ancora perfettamente efficiente Canon Powershot A320, fotocamera che regalai a mia moglie otto anni fa prima di sposarci. Ecco, immagino che starete pensando che lo feci per contraccambiare! No, assolutamente, sono un uomo del sud e quindi la proposta la feci con un anello, come da tradizione!
Le donai la piccola compatta per dare a lei la possibilità di scattare foto senza dovermi chiedere la mia, potendo giocare su scatti incrociati. In realtà moltissimi dei nostri ricordi familiari, foto che non stanno sul sito, sono scattati con quella. Poi per essere una compatta è anche molto completa: ha la possibilità di essere gestita manualmente e per chi vuole avere il pieno controllo della luce non è male.
Infine c’è l’iPhone: ormai fedele compagno di avventura, specialmente su strada, dal quinto modello in poi monta una buona fotocamera, in grado di regalarci degli scatti molto interessanti e immediatamente condivisibili sui profili sociali. Personalmente lo uso moltissimo su Instagram, dove le foto sono per la quasi totalità scattate con iPhone.
E poi ci sono gli strumenti per l’elaborazione: se per i testi utilizzo spesso l’iPad – che di fatto ha ormai soppiantato il buon vecchio PC – per le foto questo non è possibile e mi porto dietro un piccolo PC da viaggio, un netbook, con una buona, sana e vecchia release di Windows XP (ma a Redmond non potevano continuare a svilupparlo anziché avventurarsi alla ricerca di nuovi mondi?) e i programmi di Canon per la prima gestione delle immagini!
Per fortuna quest’anno mi sono allenato molto in piscina: le spalle dovranno reggere molto peso e saranno messe alla prova del fuoco!
Non so ancora se riuscirò a scrivere qualche reportage a caldo: mi piacerebbe. In ogni caso, se siete sui social, seguite questo hashtag #30feetontravel: non sarò a Trentamila Piedi di altitudine, ma proverò lo stesso a raccontarvi escursioni ed emozioni del nostro viaggio.
Stay tuned!