#RomaMuore
Potrei raccontarvi della solita lunga, estenuante e ovviamente inutile attesa alla fermata di un bus nei pressi di Piazza Cavour, dietro il famoso “Palazzaccio”, il Palazzo dei Tribunali sede della Corte Suprema di Cassazione di quel che resta della nostra sgangherata Repubblica.
Potrei forse anche parlarvi dell’ormai consueta condizione della metropolitana di Roma all’ora di punta, zeppa all’inverosimile, con passeggeri, turisti o lavoratori, appiccicati l’uno a l’altro e “inebriati” dalla puzza di sudore che in estate ciascuno di noi emana (pare faccia caldo in Italia. Strano, vero?), solo parzialmente mitigata e non accentuata dall’aria condizionata, funzionante sulla linea A del “Tube de’ noantri”!
Potrei anche scrivere di una piacevole pausa pranzo sotto la statua di Camillo Benso conte di Cavour, parzialmente rovinata da una passeggiata fra le vie alberate di Prati dove ciascun albero non è piantato sulla terra ma in mezzo alla monnezza e incredibilmente ancora sopravvive (la natura è ancora più forte dell’idiozia umana)!
Potrei parlarvi di tutto questo ma ormai quasi ci faccio l’abitudine e non mi sconvolge più di tanto!
Invece vi mostro nella foto ciò che secondo me è lo scandalo maggiore della più bella città del mondo: le autovetture nella via principale dello shopping, quella “Via dei Condotti” che dovrebbe essere il principale polo di attrazione del lusso (asset strategico del Paese) della Capitale. Passi per la passeggiata sotto il sole cocente da Prati a Piazza di Spagna; per gli alberi colmi di plastica; per la puzza che dobbiamo sopportare ogni qual volta siamo costretti ad adoperare un mezzo pubblico. Trovo però deprimente, indecente, vergognoso e criminale consentire che una delle più belle piazze della Terra, Piazza di Spagna, e le sue vie circostanti siano ostaggio dei taxi e delle auto private, più o meno autorizzate. E ciò che trovo ancora più assurdo è che in un venerdì pomeriggio estivo, con le strade di Roma che brulicano – fortunatamente – di ogni etnia presente sul globo terreste, la società AMA, incaricata della gestione dei rifiuti, pensi sia quello l’orario migliore per la raccolta dell’immondizia.
Possiamo scrivere, sognare, immaginare il nostro Paese che “cambia verso” e diviene il luogo meraviglioso che tutti vorremmo: la triste realtà è che purtroppo l’abbiamo così tanto saccheggiato, stuprato e divorato che spesso si ha la sensazione che qualunque sforzo, chiunque lo faccia, sia semplicemente inutile.
E così come l’Italia, la sua Capitale, giorno dopo giorno, muore nell’indifferenza non tanto degli amministratori, quando dei suoi abitanti, ormai abituati, forse anche rassegnati, al declino e alla bruttezza di quella che nel mondo è considerata “la Grande Bellezza“.
Potrei forse anche parlarvi dell’ormai consueta condizione della metropolitana di Roma all’ora di punta, zeppa all’inverosimile, con passeggeri, turisti o lavoratori, appiccicati l’uno a l’altro e “inebriati” dalla puzza di sudore che in estate ciascuno di noi emana (pare faccia caldo in Italia. Strano, vero?), solo parzialmente mitigata e non accentuata dall’aria condizionata, funzionante sulla linea A del “Tube de’ noantri”!
Potrei anche scrivere di una piacevole pausa pranzo sotto la statua di Camillo Benso conte di Cavour, parzialmente rovinata da una passeggiata fra le vie alberate di Prati dove ciascun albero non è piantato sulla terra ma in mezzo alla monnezza e incredibilmente ancora sopravvive (la natura è ancora più forte dell’idiozia umana)!
Potrei parlarvi di tutto questo ma ormai quasi ci faccio l’abitudine e non mi sconvolge più di tanto!
Invece vi mostro nella foto ciò che secondo me è lo scandalo maggiore della più bella città del mondo: le autovetture nella via principale dello shopping, quella “Via dei Condotti” che dovrebbe essere il principale polo di attrazione del lusso (asset strategico del Paese) della Capitale. Passi per la passeggiata sotto il sole cocente da Prati a Piazza di Spagna; per gli alberi colmi di plastica; per la puzza che dobbiamo sopportare ogni qual volta siamo costretti ad adoperare un mezzo pubblico. Trovo però deprimente, indecente, vergognoso e criminale consentire che una delle più belle piazze della Terra, Piazza di Spagna, e le sue vie circostanti siano ostaggio dei taxi e delle auto private, più o meno autorizzate. E ciò che trovo ancora più assurdo è che in un venerdì pomeriggio estivo, con le strade di Roma che brulicano – fortunatamente – di ogni etnia presente sul globo terreste, la società AMA, incaricata della gestione dei rifiuti, pensi sia quello l’orario migliore per la raccolta dell’immondizia.
Possiamo scrivere, sognare, immaginare il nostro Paese che “cambia verso” e diviene il luogo meraviglioso che tutti vorremmo: la triste realtà è che purtroppo l’abbiamo così tanto saccheggiato, stuprato e divorato che spesso si ha la sensazione che qualunque sforzo, chiunque lo faccia, sia semplicemente inutile.
E così come l’Italia, la sua Capitale, giorno dopo giorno, muore nell’indifferenza non tanto degli amministratori, quando dei suoi abitanti, ormai abituati, forse anche rassegnati, al declino e alla bruttezza di quella che nel mondo è considerata “la Grande Bellezza“.
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