Il mio mare, la loro tomba
Le fotografie che vedete su questa pagina sono state scattate sulla spiaggia di Scoglitti, pittoresco borgo marinaro in provincia di Ragusa.
Su quella spiaggia e in quelle acque la mia piccoletta cominciò i suoi primi contatti coscienti con il “mare“, amandolo forse anche più del padre. Su quella sabbia ho costruito decine di castelli da bambino, pescato tantissimi ricci e sognato a occhi aperti con lo sguardo verso l’orizzonte, verso la vicina Africa, auspicando un dì di visitarla.
Adesso, quello stesso mare e quella stessa spiaggia, sono per altri bambini e per altri ragazzini come ero io qualche decennio fa, la loro tomba, la loro sepoltura.
Quando ascolto i leghisti in televisione, scagliarsi contro il Governo reo di non saper risolvere il problema dell’immigrazione, quando troppo spesso anziché migranti giungono solo cadaveri sulle nostre coste, provo un moto di sdegno così forte che vorrei portare Salvini e Buonanno (quello che due giorni fa indossava il burqa a Strasburgo) a visitare la bellezza di quella costa e comprendere che grandissimo sforzo di accoglienza e soprattutto di carità gli amministratori e gli abitanti della provincia di Ragusa stanno compiendo, per rendere onore e degna sepoltura a quei morti.
Temo però che la boria e l’ignoranza di questi terroni del sud Europa non riuscirebbero nemmeno ad essere scalfite per far penetrare un po’ – non dico di bontà – ma almeno di dignità, tacendo una volta tanto di fronte ai morti che si accavallano là dove Elisa saltellava beata tra la schiuma del mio, anzi del nostro, mare.
p.s. Per chi quest’estate volesse visitare Scoglitti ecco dove si trova.