#M5S: si fa presto a dire trasparenza
Dobbiamo ammettere che i grillini si sacrificano personalmente per fare politica.
È il caso per esempio di una dei candidati del Movimento Cinque Stelle per le Europee. Nonostante una guerra senza frontiera, durissima e al limite dell’istigazione all’odio, nei confronti di Equitalia, una delle candidate grilline è un’impiegata – persino di un certo livello – di una delle società di Equitalia che si occupano proprio della riscossione delle imposte dovute ai vari enti locali.
Straordinaria abnegazione questa, persino contro il proprio interesse personale che non credo sia quello che Equitalia venga chiusa.
Ma si sa, noi blogger e giornalisti, volontari e professionisti dell’informazione, siamo un po’ diffidenti e ci chiediamo – ad esempio – come mai tale informazione sia sparita dal sito del Movimento.
Già, come mai.
Perché a esempio questa candidata non abbia collegato il proprio profilo professionale sul sito del movimento, come altri.
Perché si sia limitata a linkare la propria pagina personale Facebook, peraltro senza nemmeno aprirla all’opinione pubblica che dovrebbe sempre controllare tutto per la tanto richiesta (agli altri) trasparenza.
Ma soprattutto la domanda principale resta una: perché dal dibattito sulle politiche future del Movimento, fortemente incentrato sull’abolizione di Equitalia, novello leviatano contro il quale il popolo liberato dal moderno salvatore dovrà combattere, sia sfuggito proprio questo dettaglio.
Eppure la candidata avrebbe potuto magari spiegare come sia pronta a sacrificare persino il proprio posto – d’altronde il lavoro inutile come afferma il suo capo politico che invita tutti a non lavorare e a puntare all’elemosina pubblica – per l’ideale comune.
Temo invece che sia volutamente rimasto occultato – questo particolare – per evitare di rispondere a scomode domande che noi, servi dei nostri padroni, avremmo potuto rivolgere.
p.s. non voglio certo paragonarmi ai grandi maestri del giornalismo mondiale, Bernstein e Woodward, autori nel 1974 dello scoop degli scoop che provocò le dimissioni del Presidente Nixon grazie alla loro “gola profonda”, ma anche io ho avuto la mia e ne sono molto grato.