Profonda Sintonia
Qualche settimana fa, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha visitato Downing Street e con David Cameron c’è stata una profonda sintonia. Sono tutti impressionati dalla riforme proposte dal primo ministro italiano.
Tuttavia se l’approvazione francese e americana mi dà qualche sollievo e quella tedesca qualche perplessità, questo entusiasmo del primo ministro britannico è assai preoccupante.
David Cameron è esponente del partito conservatore che vorrebbe un ritorno ai bei tempi che furono quando Margareth Thatcher distrusse tutto le conquiste sociali liberalizzando tutto il liberalizzabile, in un’era nella quale fra lei e Reagan ci siamo ubriacati al grido di “arricchiamoci“, sperando che qualche goccia – prima o poi – sarebbe arrivata anche in basso.
Poi leggo questo articolo sul Guardian, dove la mia amica fraterna Virginia Patania e la sua collega Naomi Beer sono ritratte nella foto con un’espressione nella quale si può benissimo leggere la loro frustrazione e la loro arrabbiatura: ecco mi auguro che la profonda sintonia fra i due baldanzosi primi ministri non si traduca nel copiare questa riforma del NHS, il servizio sanitario pubblico britannico. Perché come afferma Virginia quel settore produce «un servizio di qualità che non è fondato sul “fare soldi”»: un servizio pubblico di quel tipo non può essere infatti gestito con le stesse tecniche di contabilità che si è soliti fare. Perché a dispetto dei conservatori di ogni latitudine continuiamo a pensare che la salute dei cittadini e il loro diritto a ricevere le migliori cure possibili non possono essere considerate né una merce né una singola voce del bilancio statale.
In bocca al lupo a Virginia e a Naomi: che possano vincere la loro battaglia.