Buoni e Cattivi
Una risposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, a un mio tweet di stamattina a sua volta in risposta ad uno suo, ha scatenato sul mio cellulare una quantità enorme di interazioni, retweet e cinguettii!
Fra le giuste contestazioni al mio tweet che qui vedete insieme alla risposta di Renzi vi era quella che spesso sentiamo dire e cioè che non si può parlare di evasione quando si tratta di lavoratori dipendenti:
@vpistorio vedrai vedrai sull'evasione…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 9 Aprile 2014
La questione nasce dal fatto che l’annunciato taglio di 80 euro di tasse (naturalmente non per tutti ma con la giusta progressività) varrà per i lavoratori dipendenti.
Ovviamente nei 140 caratteri di un tweet era impossibile esporre compiutamente il proprio pensiero, sebbene credo che Renzi abbia ben capito cosa volessi intendere e infatti mi ha invitato all’attesa di una misura ad hoc per il fisco.
Rimane però questa domanda di fondo: può un lavoratore dipendente, tassato alla fonte, evadere il fisco?
Ovviamente se ragioniamo in termini delle sole imposte sulle persone fisiche, l’IRPEF, l’evasione è praticamente impossibile.
Questa è la ragione della contestazione di molti utenti alla mia tesi che anche forti evasori percepiranno gli 80 euro (o comunque la percentuale che spetterà loro in base al reddito IRPEF).
Ma l’evasione mica è soltanto quella dell’IRPEF.
Vediamo alcuni esempi:
Prendiamo due lavoratori dipendenti con uno stesso reddito annuo lordo di circa 25.000 euro.
Evadere 100 euro è poca roba (il 4 per mille, l’1% se reddito di 10000), ma sempre evasione è.
È il caso ad esempio del canone televisivo (un po’ più di 100 euro annui).
Ma poiché si associa il canone alla RAI e allo schifo di trasmissioni generaliste che spesso propina, su questo tipo di evasioni siamo indulgenti.
Ma circa 100 euro è anche il bollo di una vettura di media cilindrata (1300 cc), con un numero di cavalli certo non comparabile a una Ferrari! Bollo che è una tassa di proprietà e si paga su una potenza sviluppata non certo sul valore di mercato della vettura.
È un’evasione così poco frequente? Dubito.
Ma andiamo oltre, con un altro esempio.
Il servizio di refezione scolastica del Comune di Roma è pari – ormai da qualche anno – ad ottanta euro mensili. Sono previste riduzioni, anche consistenti, a seconda dell’ISEE.
E qui casca l’asino: sono sempre più frequenti casi improvvisi di separazioni, divorzi, abbandoni di tetti coniugali pur di ottenere l’abbattimento dei redditi.
Qualche tempo fa un mio conoscente, sostenitore dell’assoluta non convenienza del matrimonio in termini economici, mi invitava a differenziare la mia residenza fiscale da quella di mia moglie: insomma separarsi “per finta” garantendo a lei 15 mila euro di assegno annuale (no tax area) e quindi portare in detrazione questo “costo” dall’imponibile.
Non so se sia veramente possibile farlo, tuttavia il suo ragionamento era il seguente: se tu guadagni ad esempio 30 mila e lavori solo tu, fai finta di separarti da tua moglie ed è come se entrambi percepiste un reddito di 15 mila cadauno.
Voi direte: questi sono casi limite!
Sicuri?
Siamo proprio così sicuri che le residenze fasulle e quindi le false separazioni ai fini fiscali (quindi non quelle legali antecedenti un divorzio) siano così rare?
Personalmente a Roma sono a conoscenza di almeno due casi di persone che sono persino arrivate a divorziare, pur condividendo tranquillamente la propria vita e vivendo con i figli, sotto lo stesso tetto di sempre, soltanto per non pagare tasse e prendere tutti i benefici che il nostro welfare prevede, beandosi del fatto che abbiamo realizzato dei servizi assistenziali di livello nordeuropeo senza però implementare severi controlli.
Vogliamo un altro esempio? Vogliamo parlare delle doppie residenze per non pagare le tasse sulla casa?
Sicuramente i lavoratori dipendenti che distinguono le residenze non usufruiranno a pieno dei famosi 80 euro (spesso si tratta del ceto medio che ha la seconda casa), ma non è evasione anche quella?
Accanto alle misure sui lavoratori dipendenti, Renzi ha annunciato anche misure per gli incapienti che non essendo percettori di reddito non risulterebbero beneficiari degli “80 euro“.
Sono certo che la stragrande maggioranza di questi siano veramente bisognosi e non riesco nemmeno a immaginare come si possa fare a campare una famiglia con ottomila euro annui di reddito.
Tuttavia rimane una curiosità: dato che anche gli evasori totali risultano incapienti (essendo totali!) possibile che in tutte queste belle pagine del DEF, che ovviamente ha una connotazione molto elettorale data l’imminente scadenza europea, non ci sia una riga che riguardi la lotta all’evasione, dalla tracciabilità dei flussi finanziari all’inibizione all’uso del contante, dall’incrocio di dati fiscali all’informatizzazione e centralizzazione di tutte le anagrafi tributarie sparse nello Stivale?
Infine una precisazione per i quattro gatti lettori di questo blog: io non mi sento un “antirenziano“, non considero Matteo Renzi il nuovo Silvio Berlusconi, ma rivendico il diritto e persino il dovere intellettuale di contestare – nell’insieme dei provvedimenti sinora annunciati dal Presidente del Consiglio l’assenza di quello che – a mio giudizio – è il vero fattore di giustizia sociale e cioè che le tasse siano pagate da tutti, nella misura con la quale è possibile concorrere (come previsto dalla famosa Costituzione più bella del mondo!).
Non sto dicendo che voglio pagare di meno io, che non sono beneficiario degli “80 euro“, ma che siano veramente tutti a pagare le tasse, scovando e punendo severamente chi frega gli altri e quindi i più deboli.
Trovo penoso che se uno contesta l’assenza di una misura di questo tipo e persino la totale scomparsa dall’agenda di governo della lotta all’evasione fiscale sia tacciato di essere “gufo” o persino “rosicone” perché non è beneficiario della riduzione di imposta.
Personalmente sono convinto che non sono i soldi in tasca a cambiare la vita dei meno abbienti, quanto la qualità e la tipologia dei servizi pubblici ricevuti in cambio.
Se mentre il Governo centrale restituisce loro 80 euro e il Comune di Roma invece taglia Asili e Scuolabus (cfr. Il Messaggero di ieri), i miei concittadini romani meno abbienti e bisognosi di sostegno vero alle famiglie ci guadagneranno o ci perderanno?
Comunque anche da queste pagine rinnovo il mio augurio a Matteo:
.@matteorenzi in bocca al lupo, Pres. Quella è la prova della verità. Se ci riesci sarà giustizia sociale, altrimenti vincerà sempre truffa.
— Vincenzo A. Pistorio (@vpistorio) 9 Aprile 2014
Se riuscirà a combattere evasione avrà fatto veramente giustizia sociale, altrimenti sarà sempre il mondo dei furbi ad averla vinta.