Un anno di blog, un anno d’amore

Anche questo quarto Natale in compagnia del blog sta per arrivare.

È stato un anno faticoso, pieno di grandi cambiamenti: dalla piattaforma di blogging alla migrazione del nuovo sito di e-commerce, che qui vedete in anteprima e che ha ancora tanto lavoro da fare, a partire dalla classificazione delle parole chiave che – inspiegabilmente – sono state importate secondo l’aulico principio del prof. Franco Scoglio, indimenticabile allenatore eoliano di calcio, ad minchiam.

A poco a poco aggiusteremo tutto – si spera! Per adesso sono molto soddisfatto della nuova piattaforma, delle sue modalità di gestione delle immagini, delle licenze, degli ordini. Potete sfogliarle, condividere sui social, apprezzarle, acquistarle, regalarle.

Sto lavorando anche a una terza sezione del sito, che sarà direttamente consultabile dalla homepage www.vincenzopistorio.com, e che conterrà una selezione del mio portfolio (quelli che io ritengo – a mio insindacabile e dittatoriale giudizio! – i miei scatti migliori, conscio del fatto che – come dice un amico fotografo – la migliore foto è quella che non ho ancora scattato).

Ma l’anno che sta terminando – come potete immaginare – è stato particolarmente intenso soprattutto per il parto dei miei quattro libri. Non potrei chiudere questo 2013 senza rivolgere un sincero e affettuoso pensiero di gratitudine a tutti coloro che ne hanno acquistato una copia.

Grazie, grazie e ancora grazie.

Fra poco più di ventiquattro ore si torna a casa: finalmente!

Come chiunque abbia figli potrà comprendere, i tempi vengono inevitabilmente dettati da loro, dalla scuola alle attività extra scolastiche, dalle feste dei compagnetti alle loro febbri! Così si torna sempre meno nella propria terra e se ne sente sempre di più la mancanza, specialmente in inverno quando il mare – il nostro mare – è in grado di ricaricare anche le batterie più scariche.

Sto lavorando a due progetti: un romanzo, sul quale però sto vivendo il classico blocco dello scrittore, e un insieme di racconti sulla Resistenza, vissuta attraverso gli occhi del mio grande vecchio nonno partigiano. A casa spero di trovare tempo e serenità per esaminare un po’ di documenti che mi permettano di ricostruire e rammendare quell’abito di Arlecchino che sono i ricordi di una vita.

Trentamila Piedi sopra lo Stivale non va quindi in vacanza ma rifiata soltanto un po’.

Auguro a ciascuno dei miei lettori, da coloro che apprezzano ciò che scrivo a coloro che si arrabbiano (e molto) leggendomi, di trascorrere delle serene festività. Auguro a ciascuno di noi un anno nuovo pieno di soddisfazioni personali e professionali.

Un anno d’amore, come canta l’immensa Mina nel video che vedete sopra questo post: amore non soltanto per voi stessi e per i vostri cari ma anche per ciò che fate, per i vostri mestieri e le vostre passioni.

E se non amate particolarmente il vostro lavoro, perché non sempre si ha la fortuna di fare qualcosa che si ama, vi auguro di non smettere mai di cercare di realizzare qualcosa che amate. A volte – anche quando meno ce lo aspettiamo – riusciamo a trovarlo proprio davanti a noi.

Buon Natale e Buon Anno Nuovo.