#M5S, il #porcellum e la macchina del tempo
Il Movimento di Grillo propone di tornare al Mattarellum perché – sostengono – è l’ultima legge votata da un Parlamento legittimo. In realtà, seguendo la loro logica perversa, nemmeno il Mattarellum sarebbe valido, perché votato da un Parlamento delegittimato proprio dal Referendum del 1993.
Ma sempre in forza di questa corrente di pensiero, poiché gli elettori bocciarono il proporzionale nel 1993 (peraltro non è nemmeno vero questo. Il referendum agiva solo sulla legge elettorale del Senato, ma questi sono i soliti dettagli per noi pesanti e pedanti osservatori), sarebbero non legittimi tutti i Parlamenti, i Governi, le Corti, i Presidenti della Repubblica, dal 1948 in poi.
Seguendo sempre questa logica (sembra di stare sul blog di Odifreddi!) ci troviamo di fronte a due alternative: il Proporzionale sarebbe applicabile all’Assemblea Costituente del 1946?
Se sì, siamo salvi, almeno la Costituzione Repubblicana vale e possiamo tenercela e cominciare da capo.
Ma se persino il voto per la Costituente dovesse dichiararsi nullo l’unica soluzione sarebbe quella di tornare alla Monarchia e all’ultimo governo parlamentare della storia unitaria.
Cioè il primo governo Mussolini del 1922.
Ho il sospetto che forse è a questo che mirano i parlamentari del Movimento Cinque Stelle e ho anche qualche idea su chi vorrebbero al posto del Duce.
p.s. 1 L’intervista di Gustavo Zagrebelsky, ieri su Repubblica, ha fortunatamente fugato ogni dubbio di legittimità del Parlamento in nome della continuità dello Stato che deve sopravvivere comunque. Cioè deve sopravvivere comunque anche alla presenza del Movimento Cinque Stelle nella nostra Italia.
p.s.2 Molto morigerati i commenti di due parlamentari del Movimento di Grillo: