Profumo di soldi

Devono essere straordinariamente efficaci i microchip sottocutanei installati sotto i polsi degli americani, come in maniera illuminante l’on. citt. Paolo Bernini ci spiegò durante una puntata di Ballarò, all’inizio della legislatura.
Specialmente quegli innestati sotto le fragili vene degli anziani e dei pensionati stelle e strisce consentono ai nonni americani di compiere operazioni che ai nostri invece non è assolutamente possibile fare.
Deve essere questa la spiegazione per le polemiche che puntualmente arrivano ogni volta che un Ministro dell’Economia, oggigiorno Fabrizio Saccomanni, si avventura soltanto a paventare l’ipotesi di ridurre ulteriormente il contante in circolazione, proponendo che venga ulteriormente abbassato il limite di 1000 euro ai pagamenti cash.
Perché evidentemente i microchip americani riescono a guidare efficacemente i vecchietti d’oltreoceano a districarsi con carte di debito e di credito, assegni, pagamenti elettronici di ogni tipo. Così come saranno gli stessi circuiti stampati a bloccare, sull’uscio degli uffici postali, quei pensionati che si ostinano a fare la fila, con un malloppo di bollette in una mano e una mazzetta di dollari nell’altra.
Ecco forse se oltre alla coca cola, ai jeans e alla TV commerciale importassimo dagli States i microchip per i nostri pensionati, ci eviteremmo le stucchevoli dichiarazioni televisive di chi strumentalizza i nostri anziani, evidentemente rimbambiti per la maggior parte dei nostri politici di destra e movimentasti, per giustificare qualunque politica finanziaria che potrebbe essere lo strumento per contrastare la devastante evasione fiscale del nostro Stivale.