#Porcellum: Il mio regno per una mozione
Ormai la storia della mozione Giachetti è diventata un bestseller mediatico: Letta mente, afferma Grillo, perché loro volevano cambiarla a maggio la legge elettorale, tanto che votarono la mozione che impegnava il Parlamento a tornare al Mattarellum.
C’è un piccolissimo e sicuramente non trascurabile problemino, non considerato nemmeno da uno dei miei “idoli” della carta stampata, Michele Serra, ed è questo: la mozione non è una legge e per giunta non è nemmeno giuridicamente vincolante. È un impegno, un po’ forte, ma nulla di più! Se per assurdo il Governo fosse andato in crisi subito e non si fosse riusciti a trovare un accordo su quale legge elettorale varare, per ripristinare il Mattarellum sempre una legge bisognava fare. E per fare una legge bisogna presentare i disegni di legge (alla Camera di chiamano proposte di legge ma è la stessa cosa), discuterli in commissione e poi votarli in aula.
Vista dai giornali, o attraverso i cinguettii, sembra che con la mozione Giachetti si sarebbe potuto ripristinare immediatamente il Mattarellum.
Semplicemente non è così e come feci a suo tempo notare ci sono persino due problemi “tecnici”: il primo è dovuto ai Rappresentanti delle Circoscrizioni estero. All’epoca del Mattarellum non esistevano in Costituzione. Pertanto o si modifica la legge elettorale scritta dall’ex ministro DC Sergio Mattarella, scorporando questi seggi dalla quota proporzionale (che sarebbe logico), oppure bisogna fare un passaggio costituzionale (doppia lettura, referendum confermativo possibile).
Altro problema tecnico è la ridefinizione dei collegi elettorali uninominali che sembra una cavolata ma provate a chiedere negli States, se i confini di un certo distretto elettorale non sia una questione di fortissima lotta politica.
Se il Parlamento avesse voluto realmente “proteggere” l’elettorato, avrebbe semplicemente modificato la legge, presentando una mozione che impegnava il Parlamento a lavorare su ulteriori modifiche, in linea con le riforme costituzionali.
Così, giusto per ripristinare l’ordine delle cose. Poi che il comportamento del PD a maggio sia stato squallido, quello è un altro discorso.