Il fondo del barile

 In POLITICA

Quello che è accaduto la scorsa notte a Matteo Dell’Osso, deputato del Movimento Cinque Stelle, dà la cifra dello squallore nel quale il nostro Paese è ormai avvolto e che trova plastica rappresentazione nell’aula del Parlamento.

Per chi si fosse perso l’ennesima schifosa puntata della politica italiana qui c’è il link.

È chiaro che non c’è giustificazione alcuna perché un uomo affetto da sofferenza fisica venga sfottuto dai suoi colleghi perché a notte fonda perde il filo del discorso.

Purtroppo Dell’Osso è vittima del clima che loro stessi del Movimento Cinque Stelle, e il loro capo in particolare, hanno contribuito a creare, dal momento che hanno preferito attaccare sul piano personale e fisico gli avversari, utilizzando spesso e volentieri la violenza verbale, anziché utilizzare ogni strumento politico a disposizione, compreso l’ostruzionismo (lecito) che ieri i pentastellati hanno cominciato a fare nell’aula della Camera.

Non mi sorprende di certo che dopo gli insulti sulla statura, sulla bruttezza, si sia passati alla derisione persino di un malato. D’altronde siamo un Paese nel quale quando si vuole insultare qualcuno lo si chiama “mongoloide“, spesso senza nemmeno aver mai conosciuto una persona affetta da Sindrome di Down, ché soltanto chi ha avuto la sorte di avere in famiglia un diverso può testimoniare proprio che quella diversità è piena di una dolcezza infinita.

E ogni volta che accadono eventi simili speriamo sempre che il fondo del barile si sia toccato e che non si stia scavando più.

Invece purtroppo sembra che questo maledetto barile sia sempre pieno e si continui sempre a scavare.

 

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