Costituzione pentastellata
Non sapendo più cosa fare di nove milioni di croci sul suo nome, che lo hanno acclamato novello Duce e salvatore della Patria, Beppe Grillo continua ad attaccare il Capo dello Stato e ad addossargli responsabilità che soltanto marginalmente porta, in forza di quella Costituzione che ogni giorno il Presidente dell’Associazione privata “Movimento Cinque Stelle” continua a calpestare.
Dopo averci frantumato le scatole (per non dire le palle!) per anni e anni con la teoria della decrescita, con la riconversione degli impianti industriali, con le balle che quotidianamente spara su debito pubblico e macro economia, oggi si è accorto che la crisi economica che stiamo attraversando è di portata enorme!
Nessuna parola sul fatto che quattro mesi fa ha avuto l’opportunità di collaborare al cambiamento del Paese, alla re-industrializzazione del nostro sistema economico e alla crescita economica.
Ha continuato con le sue minchiate cosmiche e adesso – non sapendo più che pesci pigliare e con una compagine parlamentare inutile se non per fare numero e presenze in aula – si diverte a fare fotomontaggi stupidi, offensivi (per la memoria dei nostri caduti in guerra) e alquanto fuori luogo.
Quando si alzerà un grande vaffanculo nei confronti di questo comico e di questa classe politica pentastellata è sempre troppo tardi!