Chiuso per schifo
Farò sicuramente contento il mio lettore Luca, che oggi mi ha criticato per la mia “ossessione” (sic) verso i pentastellati e il loro capo politico Beppe Grillo, ma dopo questo ultimo e fresco post del comico genovese, a meno di miracoli che possono sempre accadere dentro il Palazzo, questo blog non si occuperà più di capirci qualcosa del Movimento Cinque Stelle e del loro guru.
Penso che dopo quello che Grillo ha scritto oggi sia tutto chiaro e un’altra riflessione non possa sortire altro effetto che una dolorosa epatomegalia (pericolosa!) e un aumento delle conseguenze della sindrome del colon irritabile!
Non c’è più nulla da comprendere, nessuna ragione da scoprire ma soltanto la presa d’atto che il capo politico di questo movimento è semplicemente vittima del suo stesso narcisismo smisurato, del suo ego ingombrante e di una dissociazione multipolare che avrebbe bisogno di cure adeguate.
Passi per gli insulti a Bersani, passi per la presa in giro a Veltroni (che comunque tre elezioni le ha vinte, una nazionale e due comunali, non nessuna, come sostiene lui), passi per Renzi, passi per la Finocchiaro, passi per Civati: ma un uomo che definisce il professor Stefano Rodotà un ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi a cui auguriamo una grande carriera e di rifondare la sinistra, non merita più alcuna considerazione.
Dovrebbe pensarci due volte prima di offendere un uomo della statura morale, civile e politica di Rodotà, peraltro con pessimo gusto, dato che oggi ricorre proprio l’ottantesimo compleanno del giurista!
Ci auguriamo, per il bene del Paese, che i parlamentari, i consiglieri regionali, i consiglieri comunali e municipali, gli attivisti, i simpatizzanti e gli incazzati del Movimento Cinque Stelle riescano ad affrancarsi da un uomo che evidentemente ha ormai seri problemi di autocontrollo e lo accompagnino delicatamente a quella pensione alla quale meritatamente si sta dirigendo dopo una lunga carriera artistica.
Non ha bisogno l’Italia di simili personaggi che insultano uomini di specchiata moralità come Stefano Rodotà.
Per quanto mi riguarda ho raggiunto il livello di saturazione e sopportazione delle puttanate di questo individuo e dei suoi cloni che siedono (si spera per poco) a Palazzo Montecitorio e a Palazzo Madama.
Mi auguro che riceva dai suoi il vaffa che rivolge con scherno agli altri.