Perché è di destra
L’altro giorno litigavo con un collega perché sostenevo che il Movimento Cinque Stelle è fondamentalmente un movimento di destra, a prescindere dall’origine antiberlusconiana di molti suoi elettori (ne parlai qui qualche tempo fa).
Oggi il capogruppo al Senato Vito Crimi rende noto il suo disegno di legge per eliminare il finanziamento pubblico all’editoria consentendo quindi un risparmio di 70 milioni di euro.
Naturalmente brinderanno quanti – a partire dal Fatto – sbandierano ogni santo giorno che i quotidiani si devono finanziare autonomamente perché ciò garantisce la loro indipendenza dal potere politico e quindi grazie a questo impegno del Movimento Cinque Stelle, promesso già in campagna elettorale, si potrà evitare lo spreco del denaro pubblico.
Su queste pagine ho già osservato tante volte che quello che trovo qualunquista del movimento di Grillo è proprio questo considerare spreco ogni aspetto della vita sociale e culturale che è finanziato dalle casse dello stato.
Naturalmente immagino che i grillini non avranno nulla da ridire quando il prossimo governo di destra (perché Berlusconi vincerà le prossime elezioni politiche, ovviamente!) taglierà ancora di più i finanziamenti al cinema, ad esempio.
Perché se il ragionamento vale per le testate giornalistiche a maggior ragione deve valere per il nostro cinema d’autore, che riceve aiuti dalla Stato e infatti poi tratta i potenti con i guanti bianchi secondo quanto sostiene Crimi (il divo Giulio fu trattato proprio con i guanti bianchi da Sorrentino o Moretti ha sempre avuto un occhio di riguardo per Occhetto, D’Alema e Veltroni!).
Mi dispiace ma sono proprio posizioni come queste che mi rendono totalmente incompatibile con un modello della politica come quello grillino. Non fosse altro perché – se passasse questo provvedimento – rischierebbe di chiudere un giornale come il Foglio di Giuliano Ferrara, dove scrive Claudio Cerasa un giovanissimo cronista politico di grande spessore, ed è un giornale nel quale trovi delle inchieste e delle riflessioni interessantissime, anche se portatrici di istanze conservatrici.
Perché siamo tutti bravi a vedere gli sprechi negli affari degli altri ma vorrei proprio sapere cosa e dove sarebbe Crimi adesso se un milionario annoiato come Beppe Grillo un giorno non avesse deciso di fare un movimento politico.
p.s. naturalmente ho citato il Foglio perché è un giornale di opinione di destra, perché mi era troppo facile citare l’Unità o il Manifesto. Ma ci sono molti giornali che ricevono sovvenzioni dallo Stato e non mi sembra che tutti siano così silenziosi solo perché il Governo tappa loro la bocca con i quattrini.
(l’immagine è tratta dal sito Linkiesta.it)