Ufficio Complicazioni Cose Semplici
Passi per l’ineluttabilità del governo PD-PDL data l’indisponibilità del Movimento Cinque Stelle al governo del cambiamento di Pier Luigi Bersani, ma sulla Convenzione la penso esattamente come Stefano Rodotà e spero proprio che fallisca!
Non perché le Riforme Costituzionali non siano necessarie al nostro Paese ma perché secondo le nostre più rinomate tradizioni riusciamo a complicare anche le cose più semplici.
Non è necessario nemmeno formare una nuova Commissione Bicamerale (basta, non se ne può più!) anche perché solo per istituirla servirebbe una legge di natura costituzionale e quindi con doppia lettura in entrambe le Camere a distanza di tre mesi.
La cosa più semplice da fare è scrivere un bel Disegno di Legge Costituzionale e affidarsi all’art. 138 che già disciplina perfettamente come deve avvenire la modifica della Costituzione. La larga convergenza si può cercare tranquillamente in Parlamento dove tutti sono rappresentati e anche le forze extraparlamentari, i consulenti, chiunque può essere convocato dalle Commissioni per formulare pareri, idee, motivazioni e qualunque altra fantasia passi per la mente dei 60 milioni di commissari tecnici e costituzionalisti che abitano l’Italia.
Persino Borghezio può essere sentito ed eventualmente spernacchiato!
Capisco che a sinistra ci dobbiamo proprio complicare la vita, ma almeno la Costituzione lasciamola in pace e riformiamola come previsto, senza troppa fantasia della quale non se ne sente – francamente – la necessità!
p.s. Ma non c’è già la bozza dei saggi? Quindi muoversi e sbrighiamoci a tornare a votare. Se nel frattempo poi la smettessimo con la menata di legare la legge elettorale alla riforma sarebbe anche meglio. Non credo infatti che un’improvvisa (si fa per dire, le sentenze stanno per arrivare) crisi di governo ci possa regalare altro che le elezioni e con il Porcellum non vogliamo più votare!
