#BreakingNews – Se telefonando …

 In POLITICA

In esclusiva su Trentamila Piedi sopra lo Stivale il contenuto di una segretissima intercettazione telefonica fra il capo del Popolo della Libertà Silvio Berlusconi (B.) e il leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo (G.):

B.: Prontoo?
G.: Ciao Silvio!
B.: Ma hai visto, Beppe, che figata l’elezione del Presidente? Ci sono cascati in pieno, poveri pirla!
G.: A me sembravano più intelligenti, Silvio. Ma hai visto come si sono spaccati con Romano Prodi?
B.: Beh, però anche i miei hanno messo su uno spettacolino mica male a Piazza Montecitorio!
G.: Sì, sono stati grandi, riferiscilo alla Mussolini e alla Vicari. La maglietta poi è stata stupenda. Ma quelli del PD hanno intuito qualcosa?
B.: Ma no, figurati! Quelli sono dei coglioni! Non hanno capito nulla! Ti hanno inseguito sul tuo terreno e non  si sono accorti che a noi due conveniva il governissimo! Io ci ho fatto la figura dello statista!
G.: Guarda Silvio, sei stato grande quando hai detto che i miei sono dei burattini al servizio di un esaltato! In camper stavo schiattando dal ridere!
B.: Hai ragione! Quando Mentana e gli altri giornalisti mi intervistavano ho dovuto pensare alle cose più brutte per non ridere, tipo alla Bindi in costume! I tuoi burattini, capito? E nessuno di loro mi ha chiesto “Ma come? E allora i suoi che hanno votato per Ruby nipote di Mubarak?”
G.: Li abbiamo mandati tutti nel pallone, Silvio. Grandi. Adesso ci possiamo prendere tranquillamente il PD e divertirci un altro po’. Ma Renzi e Civati pensi che l’abbiano capito?
B.: Mamma mia quanto sono tonti quelli, pensano che io e te facciamo politica e non hanno capito che ci stiamo soltanto divertendo un po’! Sono giovani e non capiscono che arrivati ad una certa età la noia prende il sopravvento! Comunque non credo che Renzi abbia capito qualcosa, ma al massimo a lui e a Civati rimarrà un partitino del 10%! Alla gente non gliene frega un cazzo dei discorsi, della politica e delle cose serie. Tu lo sai meglio di me cosa vuole la gente no?
G.: Certo, ma questi sono convinti che ancora ci sia gente che li stia ad ascoltare, con quei loro discorsi tristi sul lavoro, sull’economia e sulla crisi sociale. Basta che prometti loro sfracelli e via! Hai visto dopo la mia intervista alla Bild? Ho detto che l’Italia andrà in bancarotta e nessuno mi ha chiesto come faccio a saperlo? Ma ovvio che non lo so! Sparo cazzate, così la gente si spaventa e mi vota!
B.: Io invece continuo a promettere gnocca e quattrini e becco invece tutti quelli che non vogliono fare un cazzo nella vita e ti assicuro che in Italia sono tanti! Un po’ mi dispiace per te che ti tocca stancarti nelle piazze per prendere i voti dei più sfigati! Solo che non possiamo certo lasciarli a Vendola o al PD, capisci?
G.: Ormai il PD non esiste più, Silvio. Ci siamo riusciti. Siamo rimasti soltanto noi in gioco, d’altronde è il trionfo della meritocrazia, dei professionisti della TV.
B.: Va bene, Beppe, adesso devo scappare. Ci sentiamo. Quando ti scoccerai di fare politica ricordati che puoi contare sempre sulle mie televisioni. Quando non ti abbiamo voluto lo sai che io non ero d’accordo. È che tu te la eri presa con Craxi e Martelli e all’epoca non potevo fare nulla, se no non mi davano le TV.
G.: Ok, grazie, Silvio, ma non preoccuparti. Per il momento mi sto divertendo un mondo: ma ti rendi conto? Quelli abboccano a tutto! Ho fatto passare che Rodotà fosse candidato dalla rete e dalla gente, in realtà aveva nemmeno 5000 voti! Poi avevo fatto credere che un governo potesse nascere. Ma ti rendi conto, con chi? Con Crimi e Lombardi?
B.: A proposito, Beppe. Ma dove li hai scovati alcuni? Sarebbero perfetti per la De Filippi?
G.: In rete c’è di tutto Silvio. Quando finiscono di lavorare per me poi te li passo. Faranno il picco di ascolti. Un abbraccio, Silvio
B.: Ciao Beppe, a presto.

 

 

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