Contanti e maggioranza: pensierini domenicali

 In POLITICA

Mentre ascoltavo il servizio del telegiornale di SKY sull’ultimo postbancario” di Beppe Grillo, mi ritrovavo a leggere l’intervista a Giulia Sarti, parlamentare grillina, che minacciava l’occupazione dell’aula di Montecitorio, se non si verranno a formare le commissioni permanenti e raccontava le mirabilia del Movimento e delle sue decisioni prese sempre a maggioranza.

Ora al di là del fatto che io considero una inenarrabile cazzata quella di Grillo e del suo elogio del contante “che tutela di più“, posso pure ammettere che ci siano teorie di pensiero che spingano verso un maggior utilizzo delle banconote a scapito delle transazioni elettroniche e dei conti correnti, che favoriscono – a loro modo di vedere – le banche. Quello che trovo incredibilmente surreale è che non ci sia nessuno, all’interno del Movimento Cinque Stelle, che richiami il proprio capo ad un minimo di coerenza: insomma può il proprietario di un legittimo business – interamente on line – invocare l’uso del contante e mettere al bando le carte di credito e le transazioni elettroniche? O per la vendita dei suoi libri e dvd il denaro virtuale non puzza dello sterco delle banche?

È possibile che non esista nessuno che dica a Grillo che se si attuasse la misura da lui propagandata (e che in effetti serve solo per strizzare l’occhio a potenziali evasori!) sarà un po’ difficile convincere Google a portargli a Genova le camionate di banconote di euro di raccolta pubblicitaria?

E questi deputati e senatori, come Giulia Sarti, spacciata per dissidente dalla casta dei giornalisti ma che in realtà non la pensa come Grillo sull’atteggiamento verso il PD ma si adegua in nome della volontà della maggioranza, sono tutti allineati e coperti anche di fronte a queste teorie economiche? Proprio loro che sostengono di provenire in maniera trasversale dalla società civile, come se noi fossimo quella incivile verrebbe da dire!, possibile che abbiano tutti la stessa opinione sul contante? Loro che in massima parte sono laureati o diplomatica in informatica, ingegneria? Loro che utilizzano le nuove tecnologie per la loro propaganda?

Poi questa cosa della maggioranza non la capisco: ora è ovvio che se uno appartiene ad un gruppo parlamentare tendenzialmente di quel gruppo condivide le impostazioni di politiche generali. Ma non vuol dire che debba rinunciare a ragionare con la propria testa. Cosa vuol dire attenersi alle decisioni della maggioranza? E se la discussione non verterà più sulla fiducia a Bersani ma su temi etici, veramente questi parlamentari grillini rinunceranno alla loro coscienza per attenersi alla maggioranza del gruppo?

Ma sono persone o pecoroni?

p.s. gradirei da questo nuovo Parlamento che non si usassero più gli anziani come scusante per la limitazione del contante. Al di là del fatto che moltissimi hanno pensioni non molto alte, non voglio e non posso credere che i nostri over 70 (cioè individui che quaranta anni fa avevano 30 anni quando nacquero i primi bancomat) siano così tanto rincoglioniti e ignoranti rispetto ai loro coetanei al di là dell’Atlantico.

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