Smemoria

 In POLITICA

Nuove vette di amnesia collettiva stanno colpendo la popolazione italiana.

Probabilmente sarà dovuto alla pioggia di meteoriti sugli Urali dei giorni scorsi, ma sta di fatto che molti dei 47 milioni di maggiorenni, la maggior parte della quali ha già votato migliaia di volte, data l’anzianità dell’elettorato attivo, pare abbiano improvvisamente dimenticato come si vota. Le cronache dal sacro Web citano di tecniche crittografiche di umidificazione sofisticata leccando o suggendo la matita. Tuttavia comincia a farsi strada l’ipotesi che il DNA depositato sul simbolo possa in qualche modo portare all’identificazione dell’elettore.

Continuano, gli accoliti dei sacri bit, a inondare i social network di fotografie riportanti il sacro voto: come un santino e un’icona da portare al dio della rete nella certezza che martedì la grazia sarà ricevuta.

Considerando che di questi 47 milioni una minima percentuale sono i neo maggiorenni abbiamo un’intera caterva di individui semplicemente e pateticamente deficienti.

Il 2 giugno 1946 si votava per la prima volta a suffragio universale diretto dopo che milioni di morti si erano sacrificati per questo diritto.

Se stanotte ci sarà un terremoto sarà per l’enorme quantità di morti che si rigirano nelle loro tombe, alla vista di questi imbecilli che non si rendono conto di cosa abbia significato – per milioni di famiglie – la possibilità che quelle matite possano essere tenute in mano da tutti noi.

 

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