Il braccino corto

No, il titolo di questo post non è dovuto al fatto che Grillo sia genovese. Il punto è che Peppone Grillo mi sta ricordando il mio idolo di gioventù, John McEnroe, che a Parigi, durante la finale del Roland Garros del 1994 1984, due set avanti contro Ivan Lendl, ebbe il famoso braccino corto e perdette al quinto set la coppa dello slam sulla terra rossa!

Non credo che Grillo abbia paura delle domande di un giornalista in diretta SKY e nemmeno che possa perdere voti per quello che potrebbe dire. Piuttosto credo esattamente il contrario! Ha paura di conquistare molti più voti di quanto poi possa essere in grado di gestire. Ha paura di vincere perché se lunedì prossimo dovessimo andare a letto con la vittoria del Movimento Cinque Stelle il giorno dopo Grillo, Casaleggio e i suoi accoliti dovrebbero governare e non più mugugnare.

E siccome in Italia il talento per il mugugno è sicuramente maggiore di quello per il governo ecco che forse la paura per una possibile assunzione di responsabilità comincia a farsi spazio nel movimento grillino. D’altronde vuoi mettere quanto sarebbe difficile scoprire che il mondo dalla finestra di Palazzo Chigi non sarebbe lo stesso di quello visto da fuori, come disse Jack Kennedy una volta entrato nello Studio Ovale e prima che lo facessero secco a Dallas!

Meglio rimanere fuori e continuare a gridare che tutti sono uguali: hai visto mai che poi toccasse realmente sperimentare che quello che si promette è impossibile da mantenere …