Domande purtroppo (o per fortuna) senza risposte

 In POLITICA

Così giusto per fare un giochino.

Ma se i colori politici fossero stati diversi, se anziché il rosso ci fosse stato il nero, se anziché i funerali di un esponente delle Brigate Rosse fossero stati i funerali di un esponente del terrorismo nero, di un gerarca fascista, di un esponente nazista, e a questi funerali avesse partecipato Storace, La Russa, Meloni, Alemanno, o qualche loro esponente locale, quale sarebbe stata il commento dei loro avversari? Quale sarebbe stato il commento di Antonio Ingroia, partigiano della Costituzione, che ha per alleati proprio il Partito della Rifondazione Comunista di Ferrero e non ha proferito parola sul tema?

A colori invertiti un bravo giornalista come Alessandro Gilioli, che tanto si sta battendo per un’alternativa programmatica ad un eventuale governo Monti-PD e  per una vera sinistra, avrebbe scritto sempre questo post?

Oppure siamo ancora ai distinguo fra i movimenti terroristici e ai compagni che sbagliano?

p.s. Ho ascoltato Antonio Ingroia venerdì sera a Radio Capital, intervistato da Zucconi e Buffoni, e confesso che mi dispiace moltissimo che il suo ego abbia avuto il sopravvento sulla sua mente. È un vero peccato perché sarebbe stato opportuno che le sue competenze, la sua passione e la sua partigianeria per la Costituzione fossero stati patrimonio dello schieramento di centrosinistra in caso di vittoria elettorale. Invece – sempre per farci del male – rischia di essere il responsabile principale dello stallo istituzionale che ci troveremo di fronte il 25 febbraio. E speriamo sia solo stallo e che non abbia ragione Ricolfi che ieri sulla Stampa ha scritto dell’eventuale ennesima vittoria del Cav.

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