Sempre in ritardo
Premetto che se potessi farei qualunque cosa per ampliare sempre di più le possibilità di votare, introducendo il voto per posta, per piccione viaggiatore, per telefono, qualunque cosa per facilitare l’affluenza alle urne perché la partecipazione al voto è l’unico antidoto alle crescenti stupidaggini che i vari populisti periodicamente propinano. Premesso questo però una domanda mi sembra lecita: ma com’è che si sono accorti solo ora, ad un mese dal voto, che venticinque mila studenti fuori Italia, per l’Erasmus, non potranno esercitare con facilità il loro sacrosanto diritto di voto? E com’è che questi studenti fuori dai nostri confini si sono svegliati solo in questi giorni, quando da quasi cinque anni si sa che nella primavera dell’Anno del Signore 2013 si sarebbe votato? Non è che il mini anticipo della fine della legislatura li possa aver colti troppo di sorpresa, no?
Ho la sensazione che spesso – troppo spesso – cerchiamo la polemica, anche sterile, soltanto per nascondere le nostre colpe e i nostri sempre più frequenti ritardi nei confronti del mondo che è cambiato e che non è più quello del 1946 quando in Italia arrivò il suffragio universale diretto.
p.s. Silviuccio Berlusconuccio (cit. Benigni!) sulla spinta dei sondaggi forse non candida gli “impresentabili” del PDL. Parla addirittura di un milione di voti recuperabili. La domanda sorge spontanea: ma questo milione di persone che ritiene Cosentino e Dell’Utri impresentabili ritiene invece il Cavaliere “presentabile” nonostante la condanna, i processi, le prescrizioni? Veramente un milione di persone pensa che il problema siano quei due tragici esponenti mentre al Fondatore di quel partito tutto è perdonato e risulterebbe quindi l’unico ufficialmente perseguitato dalla Magistratura?