L’anno che verrà
Vorrei tranquillizzare il mio amico Alessandro il quale – sono certo – si starà chiedendo che fine io abbia fatto e come mai non abbia commentato ancora il grande bing bang che la politica nazionale ci sta propinando.
Il fatto è che quando si sta in vacanza, con circa venti gradi centigradi in inverno, con un sole fantastico che ti riscalda mentre leggi un buon libro, non è che poi hai tanta voglia di capire cosa accade nel mondo … Al massimo vuoi cercare di capire se ti va una bella scacciata con la tuma per cena o se per caso vuoi concludere la tua giornata con un bel grappino!
Insomma questo 2012, anno bisesto e non tanto funesto per quel che mi riguarda, termina con un clima spettacolare. Aveva su questo ragione da vendere l’ex ministro Tremonti quando diceva di voler trasformare il sud d’Italia nella nostra Florida. Penso che invecchiare qui, con il tepore e l’aria marina, che salvo una ventina di giorni l’anno sono un toccasana per ogni tipo di malattia respiratoria, sarebbe una cosa stupenda.
Confesso che s’è una cosa che mi manca di Roma in questi giorni: è la mia moto! Con giornate così andare su due ruote lungo i curvoni dell’Etna e della costa ionica è semplicemente fenomenale.
Auguro a tutti i quattro gatti che leggono questo blog una serena fine d’anno vecchio, con l’auspicio che il nuovo anno sia veramente un anno di svolta. Per tutti noi.
Auguri.
p.s. Piccolo commentino politico prima del secondo pisolino pomeridiano: che Monti e compagnia bella abbiano deciso di realizzare questa fantomatica Agenda attraverso una lista è cosa buona. Finalmente anche l’Italia potrà avere una sua destra conservatrice, come inglesi, francesi, tedeschi e spagnoli hanno da tempo. Certo un po’ surreale che sia guidata da un senatore a vita, ma l’Italia politica è ancora lontana dalla normalità. Magari i miei nipoti finalmente avranno un bi/tri-partitismo normale e non dovranno sentirsi dare dei comunisti da Berlusconi (perché tanto lui è immortale è sarà per sempre presente alle competizioni elettorali).
