L’inganno
Sono masochista lo ammetto, ma sto ascoltando di sottofondo, al posto di buona musica, lo show di Silvio Berlusconi ieri sera da Bruno Vespa. Il Cavaliere sottoposto ad un fuoco inimmaginabile fino a poco tempo fa, da parte di Claudio Sardo, direttore de l’Unità ma anche da Antonio Polito del Corriere della Sera, sbraita contro la solita sinistra mistificatrice, affermando il solito ritornello che la vicenda dello spread è stato un inganno e che durante il governo tecnico (anzi alla milanese tennico) lo spread si è mantenuto – mediamente – più elevato di quanto lui fosse al Governo. Poi apri la home page di Repubblica e trovi che il differenziale con i bund tedeschi è in caduta (ora 295), sotto la soglia psicologica di 300 punti base.
Ah già ma tanto è un inganno, non bisogna mica importarci granché dello spread. Chissà che avrà avuto in mente quel tizio dell’Associazione Bancaria Italiana che sabato pomeriggio mi ha conciliato un sonnellino quando spiegava che sebbene non ci fosse linearità, l’aumento dello spread si fa risentire sul tasso di interesse con il quale le banche italiane, piene fino al collo dei titoli del debito pubblico tricolore, si finanziano nel meccanismo dell’Euribor (che ormai è estraneo agli istituti di credito italiani). E chissà poi come recuperano il loro di spread le banche ….
Per fortuna noi abbiamo i nostri pifferai magici che ci raccontano la favoletta della buonanotte con i loro complotti, inganni, trilateral, bildberg …
p.s. Bellissima poi l’idea di recuperare l’IMU sulla prima casa tassando alcol, fumo e giochi, cioè sfruttando le dipendenze dei più deboli! E sui biglietti aerei!