Difendere i più deboli
Ma quanti altri morti dovremo piangere, quanto altro sangue innocente dovrà essere versato, quante altre mamme bisognerà consolare, quanti altri padri bisognerà sorreggere, quanti altri nonni bisognerà abbracciare, quanti altri bambini bisognerà seppellire prima che la mia America, l’America dei diritti, della democrazia, del progresso, della tecnica, della scienza, della laicità, si decida una volta per tutta a eliminare dalla sua Costituzione il diritto a possedere armi?
Come è possibile che i media liberi del globo, così solerti – giustamente – con noi italiani a stigmatizzare la mancanza di una legislazione sul conflitto di interessi, così puntuali nel rimproverarci ogni pagliuzza della nostra classe politica e dirigente, non pretendano non soltanto dall’Amministrazione Obama e dal Congresso Repubblicano, il bando totale e definitivo, a livello federale e statale, di ogni tipo di arma?
È mai possibile che le lobby delle armi, a partire dalla National Rifle Association, debbano essere così potenti e contare più di intere classi di bambini innocenti in una scuola elementare?
Cosa si può raccontare a quei genitori che vanno a lavorare la mattina pensando che hanno lasciato al sicuro i loro figli nell’unico posto dove tutti noi pensiamo possano essere protetti?