Sorteggiamo i deputati
Piccola riflessione in questo freddo weekend di dicembre.
L’articolo 67 della nostra Costituzione, quella che tutti dicono che sia la più bella del mondo e poi la disattendono quando si spengono le luci dei riflettori, recita:
Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.
Ora sapere che un Movimento si vuole candidare in Parlamento e si inventa le Parlamentarie, per poter stabilire le liste (bloccate) da presentare alle prossime elezioni politiche, è una cosa non buona, ottima, eccellente, per la democrazia.
Così come le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato a Palazzo Chigi e così come spero si facciano, sempre nel centrosinistra, anche per scegliere l’ordine delle liste per le due Camere. Quanto meno questo potrà essere un elemento di netta distinzione fra destra e sinistra (e grillini), dato che sicuramente le liste riconducibili a Silvio VI, imperatore, saranno scelte con altri criteri.
Però leggere questo pezzo sul giornale di riferimento del Movimento, il Fatto Quotidiano ormai definitivamente battezzato il Grillo Quotidiano per quanto è schierato con Beppe Grillo, e apprendere che ci sono stati 95 mila voti arrivati sul portale pone dei grossi interrogativi.
Perché due domeniche fa e domenica scorsa tre milioni di persone erano dei folli, degli stolti, degli imbecilli se si mettevano in fila a scegliere il loro leader, mentre 95 mila persone che cliccano su un portale sono invece un segno della democrazia?
E considerando che ciascun avente diritto aveva la possibilità di esprimere tre preferenze, c’è la concreta possibilità che il numero di votanti sia stato un terzo, quindi poco più di trentamila persone. 3.000.000 in due giorni, due domeniche, quindi circa sei milioni di voti espressi, nel centrosinistra; 30.000, cioè l’1%, in quattro giorni senza nemmeno fare la fatica di spostare il culetto dalla cadreghina e recarsi al seggio più vicino, per i grillini.
Leggo, sempre sul foglio del Movimento, che la signora/ina Giulia Sarti, anni 26, è risultata la prima degli eletti con 372 voti. Questa ragazza (mi si perdonerà il ragazza, ma ha 14 anni meno di me!) che fra qualche mese sentiremo chiamare dal successore di Fini Onorevole Sarti (sebbene lei si farà chiamare Cittadina!) diventerà deputato con 372 voti ottenuti dai suoi amici a cinque stelle!
E sarà anche un mio deputato, a Costituzione vigente.
Ma non sarebbe allora stato più democratico il sorteggio?
p.s. Giusto per la precisione: nel seggio PD dove ho votato lo spoglio delle schede era pubblico (parola sconosciuta a Grillo e Casaleggio). Nulla è dato conoscere delle procedure di sicurezza messe in atto affinché fosse mantenuta la segretezza del voto e la correttezza dello spoglio.