La vera vittima
Continuo a pensare, nonostante il personaggio ce la metta veramente tutta per farsi detestare sempre di più, che Alessandro Sallusti non meriti la misura di custodia carceraria, a San Vittore o ai domiciliari che sia, perché il carcere – per questo tipo di reato – mi sembra qualcosa veramente da regime fascista.
Tuttavia ascoltare le parole della compagna, l’on. Daniela Santanché, che si vergogna di essere italiana, quando semmai siamo noi italiani che ci vergogniamo di possedere il suo stesso passaporto, quasi arrivando a sostenere che sia Sallusti la vera vittima di tutta questa vicende, fa veramente cadere le braccia!
Da quando il direttore del Giornale ha posto su di sé l’attenzione mediatica per questa vicenda, non abbiamo udito nessuna parola di scuse né tanto meno di contrizione per aver autorizzato la pubblicazione di questo orrendo articolo, scritto addirittura da un ex agente dei servizi segreti che non avrebbe nemmeno potuto farlo. Non abbiamo sentito una parola di scusa nei confronti del magistrato diffamato (anzi, abbiamo ascoltato la solita litania che cane non mangia cane, cioè che i magistrati si difendono tra loro) né tanto meno per i genitori della ragazzina per i quali Dreyfus, l’agente Betulla (al secolo l’onorevole – è ancora parlamentare, pazzesco! – Renato Farina), chiedeva la pena di morte.
E soprattutto non abbiamo sentito nemmeno una parola di dispiacere nei confronti di quella ragazzina, orma giovane donna, che cinque anni fa si trovò di fronte ad una vicenda più grande di lei e che avrà sicuramente un impatto nella sua vita per sempre, mentre Sallusti continuerà a fare il giornalista (e magari chissà non verrà premiato dal suo capo con qualche incarico politico) e Farina si godrà il suo vitalizio da parlamentare su qualche isola assolata!
Ecco che adesso la vera vittima di tutto questo non sia questa ragazza ma Sallusti diventa sinceramente inaccettabile!