Muddichedda Muddichedda

I neoeletti deputati-portavoce siciliani del Movimento Cinque Stelle hanno mantenuto la loro prima promessa (bravi) e cioè quella che avrebbero rinunciato ai rimborsi elettorali spettanti al loro costituendo gruppo parlamentare.

A parte l’errore della cifra dell’assegno (1,4 milioni anziché 800 mila euro) e anche dell’ignoranza dell’avvenuta modifica normativa (non partiamo però bene non conoscendo le leggi; come dicevano i nostri padri ignorantia legis non excusat), per la quale i rimborsi vengono erogati soltanto a fronte di richiesta (quindi non c’era bisogno di restituirli perché bastava non richiederli), il gesto compiuto da Cancelleri e gli altri è simbolico ma importante.

Converranno sicuramente che si tratterà di una briciola, una muddichedda, ma come si dice nell’isola macari ‘n figateddu di musca fa sustanza, cioè persino un fegatello di mosca può essere nutriente.

Ora al di la della briciola, perché 800 mila euro sono proprio niente rispetto al debito sovrano della Regione Siciliana (18 miliardi), al deficit che l’Amministrazione isolana avrà a fine anno e alla recessione in atto per le imprese dell’isola, i neo deputati-portavoce dovranno adesso impegnarsi non soltanto con questi provvedimenti estetici e demagogici.

Dovranno farci vedere, a noi siciliani e a tutta l’Italia, adesso che sono primo partito dell’Assemblea, che sanno perfettamente che la ricchezza della Regione Siciliana non si aumenta restituendo le briciole o muddichedda doppu muddichedda, bensì contribuendo alla rottura con il motivo principale per il quale la nostra Sicilia è nello stato in cui versa: rompendo e possibilmente annientando Cosa Nostra.

Perché se per loro tornaconto elettorale non hanno mosso un dito, né precisato alcunché, quando il loro capo-leader-portavoce nazionale Beppe Grillo ha sparato quella colossale minchiata che la mafia in Sicilia non esiste più perché migrata altrove, adesso non è più il tempo delle sparate, sebbene manca poco ad un’altra tornata elettorale.

Adesso è il tempo della responsabilità e di minchiate in Sicilia non ne sentiamo proprio il bisogno.