Tenerezza o collera?

 In POLITICA

Leggo su Huffington Post Italia il resoconto delle dichiarazioni spontanee rese da Silvio Berlusconi al processo nel quale è imputato per l’affare Ruby.

Non so se provare per quest’uomo la solita collera o cominciare e provare un po’ di tenerezza e di pietà, sperando che venga interdetto dalle sue capacità di intendere e volere!

Perché io capisco i timori di una possibile condanna in primo grado, comprendo pure i rischi che in appello tale condanna possa essere confermata e riesco finanche a capacitarmi che ci sono grosse possibilità che la Suprema Corte confermi i precedenti verdetti. Però a tutto c’è un limite! Non sarebbe stato più dignitoso, per colui che fu il combattente di mille campagne elettorali, di migliaia di compravendite e di chissà quanti affari più o meno lecito, non sarebbe stato più dignitoso, dicevo, per se stesso, per i suoi figli, per i suoi nipoti e persino per coloro che ostinano ancora a votarlo, continuare la sua personale battaglia contro la Procura di Milano affermando di essere una vittima di una persecuzione giudiziaria e magari chiudendo con una sfida tipo: “Quello che faccio a casa mia sono cazzi miei!”?

Sarebbe stato molto più dignitoso, per tutti noi che lo abbiamo avuto come Capo del Governo e centro della vita politica per oltre venti anni (tutto iniziò dai decreti Berlusconi del Governo Craxi!), guardare alla sbarra un Cavaliere combattivo piuttosto che uno che nella massima sede della giustizia, il Tribunale che giudica in nome del Popolo Italiano, continua a dire di essere stato ingannato da una ragazzina di 17 anni e che temeva per l’incolumità e la sicurezza dello Stato Italiano.

Non si rende forse conto che così facendo, o meglio continuando a fare così, si ricopre di ridicolo perché nessuno potrà mai credere che il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano si sarebbe mai potuto bere la storia della nipote di Mubarak senza verificare la veridicità attraverso i servizi segreti che sovraintendono alla sua sicurezza? Non si rende conto il Cavaliere di quanto ridicola sia la sua persona che continua a negare ciò che tutti abbiamo ascoltato attraverso le intercettazioni telefoniche?

Io capisco che gli sarà parsa una furbata questa delle dichiarazioni spontanee, ad uso e consumo dei lettori di Sallusti e Belpietro. Ma non crederà mica che il resto degli italiani siano così stupidi da crederci! Perché se da un lato ha evitato l’interrogatorio dei Pubblici Ministeri (la prima domanda sarebbe forse stata “Ma lei Presidente com’è che ha ricevuto sul suo telefono, mentre si trovava a Parigi, una telefonata da una sedicente escort?” domanda che avrebbe demolito l’intera deposizione dell’imputato) dall’altro ha reso dichiarazioni spontanee così ridicole che ne esce fuori non l’imprenditore di successo né il politico vincente: soltanto un uomo da internare in qualche casa di riposo, evitando possibilmente che continui a dilapidare il suo patrimonio (mettendo a rischio anche il lavoro di migliaia di persone) e che possa di nuovo svolgere un qualunque ruolo politico, fosse anche l’usciere di Palazzo Madama perché metterebbe – con la sua stolta ingenuità – a rischio la sicurezza nazionale, i rapporti con i nostri partner europei e probabilmente la stessa Alleanza Atlantica.

Uno che crede che una ragazzina sia veramente la nipote di Mubarak e non verifica la panzana è solo da internare.

Comincia a farmi pena.

 

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