Schizofrenia globale

 In POLITICA

Riepiloghiamo la situazione delle due campagne elettorali che sto seguendo. Negli Stati Uniti l’Alta Finanza (le tanto famigerate Banche!) di Wall Street appoggia ufficialmente Mitt Romney e soprattutto Goldman Sachs è scesa in campo fortemente contro il Presidente Uscente Barack Obama. Al di là dell’Atlantico l’ex rettore della Bocconi, l’attuale Presidente del Consiglio Mario Monti, è attaccato – da parte della sinistra radicale estrema (cioè quella non vendoliana, nel casino delle sigle di chi è più puro di tutti a sinistra) e dei movimenti populisti di destra (mezzo PDL, grillini, Di Pietro) – di essere la longa manus proprio delle Banche, soprattutto per i legami proprio con Goldman Sachs della quale il nostro Premier è stato in passato consulente.

Nel frattempo a sinistra (in Italia) si spera in Barack Obama in America e si continua ad ammirare Bill Clinton e si prega affinché arrivi anche in Italia un Obama in salsa tricolore, per restituire alla sinistra dignità di governo.

Nel maggior partito di centrosinistra, il PD, abbiamo Renzi che apertamente si ispira all’Asinello americano mentre Bersani guarda più a Hollande in Francia, forse per la somiglianza anche fisica.

Tutti pensano al grande Bill Bubba Clinton e alla sua signora Hillary come due grandi esponenti della sinistra mondiale.

Tutto normale, no? Non precisamente …

A complicare il tutto ci si mettono proprio Barack Hussein Obama e la coppia Clinton: non mancano occasione, i tre esponenti democratici statunitensi, per esprimere ammirazione per Mario Monti e si augurano che si prosegua sulla strada intrapresa dal governo tecnico.

Quindi abbiamo un Presidente americano uscente che viene combattuto dalla stessa Alta Finanza che ha compiuto il golpe in Italia con Monti e lo stesso Presidente, il suo Segretario di Stato e il marito di quest’ultima già Presidente, che invece appoggiano proprio l’uomo della Goldman Sachs.

Anche Hollande prova molta stima per Monti con il quale hanno cercato (e forse sono riusciti a scardinare il dominio tedesco sulle politiche di austerità, come ad esempio con l’introduzione della Tobin Tax).

Chi riesce a capirci qualcosa è bravo.

Io passo.

 

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