Il dovere di cronaca
In occasione della sua storica intervista alla consigliere regionale Nicole Minetti, Alessio Vinci introduce la sua ospite ricordando, per dovere di cronaca (sic!), che la bella riminese è imputata in un processo a Milano anche per reato di sfruttamento di prostituzione anche minorile.
“Emblematica” l’amnesia del conduttore poliglotta delle reti del Biscione che – nel suo esemplare dovere di cronaca – omette di ricordare chi fosse il beneficiario, l’utilizzatore finale (definizione del legale dello stesso, On. Avv. Nicolò Ghedini!), del traffico di donne (anche minorenni) organizzato dalla Minetti.
p.s. Non mi scandalizzano certo le cose che afferma la Minetti, durante l’intervista andata in onda ieri pomeriggio su Canale 5: né che abbia detto che in politica non è necessaria la preparazione (i farisei che si stracciano le vesti sono per caso poi gli stessi che contestano i competenti al Governo del Paese e che hanno riempito da mezzo secolo tutti i vari parlamenti e parlamentini di ignoranti e capre?) né che parli di vivere con 4000 euro al mese come se fosse lo stipendio base di ogni italiano! La cosa che più mi fa schifo è che in oltre mezz’ora di pseudo-domande non sono state menzionate nemmeno le iniziali (S.B.) della persona che ha consentito che la scorciatoia della Minetti per la politica si potesse avverare con tutto il casino che ne è conseguito sinora. Non riesco proprio a prendermela con questa ragazza di ventisette anni: mentre trovo riprovevoli i comportamenti di vecchi marpioni dell’imprenditoria, della politica e della comunicazione che se ne sono serviti prima, per il loro piacere (specialmente fisico), e che adesso provano a scaricarla. E trovo fetido questo giornalismo di Canale 5 che pensa di essere libero e non si rende conto di esserlo nella misura in cui il Padrone vuole. E trovo infine deprimente che un padre accompagni e supporti la figlia per queste sciocchezze, senza insegnarle il vero fondamento della libertà individuale che questi sedicenti liberali in realtà ignorano: il rispetto per gli altri.