Sacrilegio

Non riesco a non pensare a quel padre che stringe la foto della sua bambina tra le braccia (perché anche se una figlia si fa donna per un papà rimane sempre la sua piccola principessa) e scuote la testa davanti a quella bara bianca, dove giace il corpo della sua bambola.

C’è qualcosa di terribilmente innaturale nel dover seppellire un figlio, dopo avergli dato la vita.

Ogni altra cosa – di fronte a quella bara bianca e a quel papà – mi sembra  inutile.

Aveva veramente ragione Vendola quando sabato ha parlato di sacrilegio per l’orribile strage di Brindisi e l’assassinio della studentessa Melissa Bassi di Mesagne: aver attentato ad una scuola – qualunque siano le motivazioni che (speriamo) verranno ricostruite – è un atto contro il sacro, quel luogo sacro nel quale tutti noi genitori portiamo ogni mattina i nostri figli e dove pensiamo che essi siano sempre al sicuro, da qualunque oscenità di questo mondo.

R.I.P. Melissa