Il paese dei balocchi

 In POLITICA

Allora vediamo se ho capito bene chi dovremmo votare il prossimo anno per evitare di dare il voto al PDL, al PDmenoL, al Terzo Polo, a Di Pietro, a SEL, ai Radicali. Ieri sera praticamente a reti informative unificate, roba da far impallidire il vecchio imbonitore di fumo,  Beppe Grillo ci ha illustrato il programma nazionale del Movimento Cinque Stelle: uscire dall’Euro e non pagare il debito. Magari passando per la nazionalizzazione delle enormi risorse naturali italiane, sull’onda di Cristina, la Presidente argentina, che ha recentemente deciso l’esproprio di un’azienda petrolifera.

Quindi il guru genovese propone che l’Italia esca dalla moneta unica (perché ricorderete tutti che ai tempi della nostra amata liretta le cose andavano a gonfie vele e soprattutto gli italiani erano ricchissimi, non c’era corruzione, tutti pagavano le tasse, il debito pubblico era sotto controllo, i mutui erano praticamente facili e a basso costo) e non paghi il debito: naturalmente non ha minimamente spiegato quale parte di debito pubblico non intenderebbe pagare, se quello con l’estero o quello interno, ma questi sono problemi da contabili (da 1+1=2, secondo la battuta riportata ieri in apertura di Servizio Pubblico di Santoro).

Ovviamente questi due provvedimenti di politica finanziaria erano quelli che mancavano per completare il programma del movimento (quello che proviene dal basso e sul quale Grillo ha soltanto l’ultima parola non censurabile) e che si aggiungono all’acqua pubblica e gratuita, alla rete a larga banda per tutti e gratis, agli asili nido per tutti e sempre free, alla sanità pubblica praticamente a costo zero, così come la scuola pubblica senza zaini e con e-book reader (ovviamente non tablet Apple perché portatori del germe di Foxconn, il noto batterio che risiede nelle macchine della Mela Morsicata, per il quale Cupertino sfrutta gli operai cinesi che assemblano l’iPad mentre gli altri produttori di smartphone e tablet Samsung, Asus, Acer, Lenovo, Nokia, Motorola assemblano in Estremo Oriente in fabbriche rispettosissime degli operai tanto da tenere più bassi i prezzi – altro miracolo economico – mentre Apple continua a mietere profitti, per di più con un sistema chiuso) naturalmente forniti gratuitamente a tutti gli studenti (se no che scuola pubblica sarebbe, no?). Si aggiungono all’energia rinnovabile che fornirà a tutti l’elettricità che necessitiamo, a banche che presteranno sottocosto il denaro, alla politica che verrà fatta soltanto con il volontariato, senza tralasciare una bella strizzatina d’occhio all’elettorato leghista, orfano del loro leader carismatico che viene immediatamente difeso dal blogger genovese perché non c’è nessun reato contestato, con una chiusura sulla cittadinanza ai bambini nati sul suolo italico perché altrimenti ci ridurremmo il porto dei disperati di tutto il mondo, specialmente se a Palazzo Chigi dovesse sedere un esponente pentastellato che – realizzando il programma – accenderebbe il faro sul Paese di Bengodi e tutte le  immigrate in dolce attesa (dolce si fa per dire, essendo stranieri e soltanto noi siamo puri), povere disgraziate, farebbero la fila per far nascere i loro bambini sulle nostre coste o almeno su barconi battenti bandiera italiana!

Adesso sì che sono convinto! Non vedo l’ora di andare a votare: l’altro giorno mi è anche arrivata – fiammante – la nuova tessera elettorale. Quale migliore occasione per affidare le sorti del paese a chi ha le idee così chiare, soprattutto a chi ha idee, mentre gli altri – come noto – sono dei morti, degli zombie, affetti dal rigor montis (quanti fan di CSI esistono in Italia, eh?)?

 

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