Siamo tutti marinai
Giuro che non ci torno più sull’argomento, ma è esilarante vedere come gli italiani siano diventati improvvisamente tutti esperti di nautica, dopo essere un popolo di commissari tecnici di calcio, massimi esperti di sci alpino (anche quelli nati a Punta Secca di Santa Croce Camerina), super intenditori di boline, rande e bompressi!
Non c’è angolo di bar, ufficio, bus e stazione nel quale non si riuniscano capannelli improvvisati di cittadini che discutano di come Schettino abbia potuto compiere quella manovra, divendosi – inevitabilmente secondo il classico cliché italiano per il quale prima si tifa contro la squadra avversaria e poi per la propria – tra chi sostiene che Schettino nemmeno dovesse provare a fare l’inchino e chi invece ritiene che sia stato solo sfortunato.
Ora siccome non sono un Capitano di Lungo Corso e nemmeno un Ufficiale di Stato Maggiore della Marina Militare mi permetto semplicemente di dire che se un pilota di aereo civile decidesse – così giusto per rendere più elettrizzante l’esperienza dei passeggeri – di atterrare un po’ sportivamente, ad esempio sulla pista di Punta Raisi, lisciando magari il Monte Pellegrino che sovrasta Palermo, o se qualche autista di pullman decidesse di divertirsi a 200 km orari sui curvoni che portano allo Stelvio, probabilmente lo internerebbero prima ancora di arrestarlo.
Ma la sostanza e la gravità di ciò che ha fatto il Comandante Schettino non sta nella manovra azzardata (soprattutto perché queste manovre sono note e tollerate e quindi vi sono anche delle responsabilità delle autorità competenti, che fingono di non sapere o tollerano troppe automarchette delle compagnie marittime): la vera zozzeria che ha fatto questo ufficiale è che ha lasciato la nave, guardandola affondare (come scrive il GIP nella sua ordinanza). Ed è questo che rende insopportabile – per il fegato – leggere i resoconti dal Giglio o guardare video e foto su internet. Perché se tu guidi un aereo con 400 passeggeri, un pullman con una 60 di turisti o una nave con 4000 persone a bordo te lo devi proprio augurare che il tuo lavoro sia noioso! Non dovresti proprio sentirlo il bisogno di una scarica di adrenalina in più, solo per soddisfare il tuo ego o il tuo ufficio promozionale (gli inchini non dimentichiamolo sono dei super spot gratuiti delle compagnie di crociera, quindi alle lacrime della Costa francamente credo poco!).
Chi ha la responsabilità di qualcuno dovrebbe vivere la noia come la cosa più eccitante che ci sia al mondo. Naturalmente sempre se capisca cosa voglia dire la parola responsabilità!