Vattene
Ascoltare il sindaco della più grande città italiana, una delle più antiche del mondo, patrimonio dell’intera umanità, dichiarare che “ci sono troppe pistole in giro“, quando tre anni e mezzo fa ha fatto propaganda demagogica contro le giunte di centrosinistra di Rutelli e Veltroni perché non c’era sicurezza nei quartieri periferici e gli italiani venivano attaccati dalle comunità straniere, è il più grave insulto che si possa fare alla memoria di un padre e di una figlia e soltanto perché hanno un altro passaporto rispetto al mio non hanno ricevuto la solita menata della destra contro gli extracomunitari.
È scandaloso che Alemanno non senta il bisogno morale di rassegnare le dimissioni immediatamente per manifesta incapacità a mantenere la promessa di rendere Roma una città sicura, dopo che per diciotto anni quei mangia bambini dei comunisti avevano fatto della Città Eterna una città disordinata moralmente e civilmente.
Ovviamente non è colpa di Alemanno perché questa escalation di violenza sta terrorizzando la periferia romana ma è precisa responsabilità della destra che governa Roma dare le risposte che ha promesso durante la campagna elettorale.
Altrimenti a casa, grazie. Abbiamo già dato, ne abbiamo abbastanza di pagliacci e comici.
Meglio il voto.