La consapevolezza di sé
Finalmente ieri è tornato a parlare il Cavaliere, Silvio Berlusconi. Non se ne sentiva onestamente il bisogno però è stato interessante osservare come anche l’ex premier – dopo tutto questo tempo – sia arrivato alla stessa conclusione che molti avevano già raggiunto nel 1994. Che la sua figura di riferimento fosse Benito Mussolini era abbastanza chiaro, soprattutto per l’analoga insofferenza alle regole democratiche.
Fa piacere pensare che sul comodino – chissà forse accanto al lettone di Putin, teatro di memorabili imprese erotiche – ci siano i diari del Duce, le sue lettere alla Petacci.
Sono sicuramente delle letture formative per il Cavaliere per far sì che il suo passaggio dal “Bettino” al “Benito” si possa finalmente completare.