L’inizio della decadenza

 In POLITICA

Il Corriere della Sera riporta oggi una notizia: Cicciolina compie 60 anni il prossimo 26 settembre e quindi avrà diritto alla pensione di parlamentare (fu deputata per un’intera legislatura, dal 1987 al 1992). Sicuramente l’ex pornostar ungherese si sarà battuta per moltissimi e serissimi argomenti, dall’energia nucleare ai diritti umani, alla liberà sessuale degli individui. Sta di fatto che nel Parlamento della Repubblica Italiana entrò, nel 1987, per la prima volta una attrice hard. Ognuno ovviamente si guadagna da vivere come crede, per carità: ma sono gli uomini che devono guidarci che hanno il compito di salvaguardare l’onore e la dignità delle istituzioni.

Certo di fronte al fiume in piena delle intercettazioni di Bari viene fuori un sistema di compensazione e retribuzione che fa apparire Cicciolina un’eroina per il solo fatto che ventimila preferenze se le sia guadagnate con la campagna elettorale, risultando seconda solo al leader radicale Marco Pannella. E  Cicciolina non mica faceva la escort!

Ma proprio Pannella e i radicali portano la responsabilità politica di tale scelta: adesso a distanza di oltre 20 anni siamo alla degenerazione dell’assegnazione delle poltrone di Montecitorio e degli appalti pubblici venduti in cambio di sesso d’alto bordo.

Potrà Giuliano Ferrara continuare a dire che le belle donne costano, come lo ha sostenuto recentemente durante il dibattito con Mentana, Scalfari e Mieli su La 7, che ha fatto seguito alla proiezione del film Silvio Forever.

C’è però una differenza di non poco conto: il compenso per queste prestazioni sessuali e per l’intrattenimento dell’Imperatore (cit. Veronica Lario, moglie di Silvio Berlusconi) non è pagato solo dal Premier: lo pagano tutti i contribuenti che con le loro tasse pagano gli stipendi dei parlamentari e dei consiglieri regionali (come la Minetti), i voli di stato per gli spostamenti del Presidente del Consiglio (utilizzati anche per trasportare nelle residenze private, all’occorrenza pubbliche per evitare perquisizioni, le varie signorine) e con gli appalti pubblici di aziende come Finmeccanica e di organismi dello Stato come la Protezione Civile.

Le belle donne costeranno pure ma almeno che Berlusconi se li paghi da solo, dato che se lo può permettere!

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