Citofonare Silvio
Leggo oggi su una pagina del sito repubblica.it:
Dimissioni a dicembre, pensione da gennaio 2013
rita a. chiede:
Ho compiuto 62 anni con 37 anni di contribuzione a dicembre. Presentando domanda di dimissioni dall’impiego comunale a dicembre 2011,quale sarà la finestra d’uscita? Per quanto riguarda la liquidazione mi verrà corrisposta nei termini previsti (sei mesi) o corrisposta tra due anni. La ringrazio moltissimo.
L’esperto risponde:
Lei potrà incassare l’assegno di pensione dal gennaio del 2013, ossia 12 mesi dopo la data nella quale avrà maturato i requisiti. Poichè questa è successiva al 13 agosto, data di entrata in vigore della manovra bis, dovrà però attendere 24 mesi per l’incasso della liquidazione. (13 agosto 2011)
La signora Rita potrà sempre recarsi a Palazzo Grazioli, Roma, Via del Plebiscito, e citofonare al Cav. Silvio Berlusconi: è un ometto carino che si occupa di beneficenza per le famiglie in difficoltà. Dovrà soltanto spiegare che nel 2012 non percepirà né lo stipendio (perché si dimetterà) né la pensione (verrà liquidata dopo un anno) e che anche la liquidazione le verrà corrisposta 24 mesi dopo le sue dimissioni.
Cerchi, la signora Rita, di non ricordare al Cav. che questo impercettibile ritardo nel pagamento del TFR è stato disposto qualche metro più in là, a Palazzo Chigi, Roma, Piazza Colonna, da un omino a lui somigliante in tutto. Sicuramente a insaputa del Cav. di Palazzo Grazioli.
Perché deve sapere la signora Rita che quest’ultimo, il Cav. di Palazzo Grazioli, è un uomo generosissimo che aiuta tutta quelle famiglie che per qualche diritto divino vivevano nell’agio e nella ricchezza e che improvvisamente, per colpa di magistrati comunisti, si ritrovano sul lastrico o addirittura a dover lavorare, come ha avuto modo di raccontare una povera beneficiaria, la signora Angela “Nicla” Tarantini, presso uno studio legale per “soli” 2000 euro netti al mese.
Stia tranquilla la signora Rita, il Cav. penserà a tutto: le darà un mensile che varierà da 10 a 20 mila euro, oppure, se ancora si sente in forma, potrà sempre chiedere una elargizione liberale di circa 65 mila euro per comprare qualche macchinario anti-depilazione (come quello che dovette comprare la signorina Ruby per aprire un inesistente centro estetico) e magari aprire una propria attività.
Il Cav., in cambio, non vuole nulla, solo magari conoscere qualche signorina da invitare a elegantissime cene presso le sue residenze, durante le quali verranno raccontate le gesta epiche e le virtù eroiche di colui che ha salvato l’Italia dal pericolosissimo mostro comunista, sempre in agguato da quando – caduto il muro di Berlino e disintegrato l’impero sovietico – non trova nessun altro bambino da mangiare (se li sono pappati tutti in Cina, Cav. dixit). Anche la signora Rita potrà partecipare a questi eventi, dove verranno mostrati anche reperti archeologici di un certo pregio, come una rarissima statuetta di Priapo, rimasta intatta e perfettamente conservata nel corso dei millenni, pur presentando una vistosa escrescenza all’altezza del ventre.
Stia tranquilla, signora Rita, dorma sonni tranquilli: c’è il Cav. che pensa a tutti noi.
Sogni d’oro!