La trave e la pagliuzza
Mentre imperversa il misterioso SpiderTruman che sembra essere il Julian Assange del Rione Monti, ho pensato di postargli un commento sul suo post, relativo ai permessi ZTL:
Spider Truman,
il permesso ZTL per amici, parenti, figli e amanti dei parlamentari è sicuramente qualcosa di riprovevole. Ma non è tanto diverso da quanti adoperino il legittimo permesso per trasportare i propri familiari disabili senza che questi siano nell’autovettura. Aggirare tali divieti non è soltanto un vizio dei nostri parlamentari ma di moltissimi concittadini che appena possono approfittano …
Non mi sembra questo un privilegio sul quale stracciarsi le vesti, bensì un pessimo comportamento ahimè molto diffuso nel nostro Paese, in qualunque regione, dal Nord a Sud, amministrate dalla Destra e dalla Sinistra: in questo caso i nostri rappresentanti non sono tanto diversi dai loro elettori.
Vincenzo A. Pistorio
Nello stesso blog questo fantomatico ex precario portaborse (dico fantomatico perché non capisco cosa ci sia di sensazionale nel mantenere l’anonimato di fronte ad una battaglia di questo tipo. Io firmo sempre i miei commenti e comunque c’è la mia faccia in alto a destra …) si parla di tariffe vantaggiose di TIM come se questo fosse un privilegio soltanto per i 1000 parlamentari. Peccato che le tariffe in questione non siano neanche tanto buone e che esistono altri contratti “corporate” – anche nella Pubblica Amminstrazione – che sono molto più vantaggiosi di questi.
Se si deve fare una battaglia sacrosanta contro i costi della politica si dovrebbe fare almeno un’analisi seria, meditata e ragionata, del bilancio dello Stato relativo a questa “casta“, non sull’onda dell’indignazione spicciola, senza nemmeno riflettere sul fatto che ci sono milioni di persone che hanno analoghi benefici.
Certo il fatto che i Parlamentari abbiano nottetempo cancellato qualsiasi tipo di contributo al sacrificio nazionale della manovra economica fa girare vorticosamente i gioielli dei maschietti, ma questo non ci autorizza tutti a buttarla in caciara.
E poi quando si tratta di tagli è sempre facile farli nel “giardino” degli altri: quando parliamo di abolizione delle province ad esempio, considerando che si tratta di un ente per molti versi inutile, nessuno parla del fatto che vi sono – oltre alle cariche elettive – anche i dipendenti di tali enti, cioè uomini e donne che lavorano in quei palazzi, che hanno una famiglia come la nostra e che il loro stipendio è onestamente guadagnato tanto quanto il nostro. Come già scrissi qualche tempo fa su questo tema, mi rattrista molto vedere sempre questa invidia degli uni contro gli altri. Perché se partiamo dalle tariffe telefoniche TIM poi magari qualcuno se la prenderà con me per le tariffe che godo io. Poi io a mia volta scaricherò le mie frustrazioni verso quelli che il traffico telefonico magari non lo pagano proprio, e così via.
Ha senso dico io continuare sempre a protestare e mai a presentare una proposta? Siamo tutti d’accordo nel voler cancellare gli sprechi e i grandi privilegi: ma la proposta alla fine qual è, SpiderTruman? Sono questi spiccioli il costo della politica che vogliamo tagliare o piuttosto una seria riorganizzazione della macchina della Pubblica Amministrazione richiederebbe uno sforzo meno demagogico? E una volta cancellati anche tutti i benefici e tutti i privilegi ai Parlamentari spariranno per incanto tutti quei truffatori che hanno pensioni di invalidità false, godono fraudolentemente dei permessi dei disabili, dichiarano inesistenti separazioni coniugali per evadere il fisco? Veramente si pensa che così facendo si riducono i costi per lo Stato?