Siamo tutti sulla stessa barca
È sempre esilarante ascoltare le parole del Capo del Governo durante le varie conferenze stampa che illustrano provvedimenti di un certo impatto sul nostro Paese. Ma ieri siamo arrivati a una vetta così profondamente comica che probabilmente bisognerebbe valutare seriamente se il Cavaliere possa essere candidato – più che al Nobel per la Pace – all’Oscar!
Ascoltare un “siamo tutti sulla stessa barca” pronunciato dall’uomo più ricco d’Italia e uno dei più facoltosi dell’intero pianeta, fa una certa impressione: si riferisce forse allo yacht appena varato dal figlio maggiore Piersilvio? Oppure al natante appena sequestrato a Flavio Briatore dalla Guardia di Finanza che tanto sta facendo soffrire il piccolo della Gregoraci?
Questi personaggi sono con la faccia di bronzo: non hanno la minima idea di cosa possa significare tirare a campare in questa Italia del XXI secolo e pensano che tutti siano nelle loro stesse condizioni di privilegio. Il nostro Premier fino a non molto tempo fa asseriva che la crisi era soltanto un problema di “percezione” ed invitava tutti i lavoratori pubblici a spendere e consumare poiché loro non sarebbero stati toccati dalla crisi, in quanto non rischiavano di certo il licenziamento!
L’aspetto tragico di questa vicenda è che la visione così sfacciatamente mediocre del nostro Presidente del Consiglio non raggiungerà di certo la maggioranza degli italiani che sono informati soltanto attraverso le televisioni che il Cavaliere controlla o possiede. E quindi il nostro Silvio potrà continuare a navigare indisturbato sulla sua barca …
p.s. a scanso di equivoci la barca nella foto non è mia, l’ho soltanto ripresa durante un viaggio a Mystic, in Connecticut.